Le pulsioni proibizioniste emerse in parecchi Paesi del vecchio continente hanno spinto le organizzazioni europee dei produttori vitivinicoli a reagire con un innovativo programma di prevenzione, tendente a educare i giovani ma anche gli adulti a un bere moderato e consapevole. A questo programma, denominato Wine in moderation, l’Unione Italiana Vini ha dedicato il proprio annuario, Enotria 2009, presentandolo con una solenne conferenza stampa a Roma il 25 marzo. L’idea base è di coordinare tutte le forme di comunicazione affinché, quando si tratta di vino, notizie commerciali, eventi, materiale informativo, contengano tutti lo stesso messaggio, condensato nella parola “moderazione”. Certo, vale la pena di provarci, ma è difficile prevedere se questo bombardamento d’inviti a bere moderatamente farà davvero diminuire il numero degli ubriachi che si mettono al volante e travolgono vittime innocenti. Il dubbio è già insinuato dal titolo dell’iniziativa, in inglese. Sembra voler dire: “Non facciamo le cose all’italiana, per favore”.