Sabato 16 giugno a Peschiera Maraglio di Monte Isola (Brescia), dopo quasi un anno di affinamento subacqueo, sono riemerse dal fondale del lago d’Iseo1550 bottiglie e 30 magnum di spumante Metodo Classico 2010 dell’Agricola Vallecamonica. Ha ideato il singolare esperimento il titolare Alex Belingheri, proprietario dell’azienda di Artogne (Brescia), in collaborazione con il Consorzio Gestione Associata dei laghi d’Iseo Endine e Moro, il comune di Monte Isola (Brescia), il gruppo sub della Protezione civile di Monte Isola, A.S.D. Ysei Sub Diving Club Iseo e Ziliani f.lli & figli Iseo. Per dare continuità al progetto, le quattro ceste recuperate sono state sostituite con altre sedici, contenenti 7000 bottiglie (0.75 litri), 100 magnum (1.5 litri) e 20 jéroboam (3 litri) di annata 2011.
IL VINO SOMMERSO - Lo spumante protagonista dell’esperimento è prodotto da vigne di antico impianto – alcune secolari – di varietà e biotipi locali della val Camonica; uve rosse vinificate in bianco, senza cuvée, utilizzando solo la vendemmia dell’annata, che generano uno spumante Metodo Classico brut o brut nature. L’intera produzione dell’Agricola Valcamonica è di 20.000 bottiglie, comprese le altre etichette: Ciass Negher (60% Marzemino, 30% Merlot e 10% uvaggi e biotipi locali), Bianco dell’Annunciata (100% Incrocio Manzoni), Bianco delle Colture (100% Riesling Renano) e Passito dell’Annunciata (100% Incrocio Manzoni), tutte Igt Valcamonica.
CARATTERISTICHE TECNICHE DELL'ESPERIMENTO - L’inedito affinamento in acqua di lago, a35 metri di profondità, si distingue da operazioni analoghe già sperimentate nel mar Ligure e Adriatico sotto diversi aspetti. Solo due fondali del lago d’Iseo sono stati individuati come idonei: totalmente privi di luce, con una pressione di circa 4 bar (contro i 6 bar sviluppati all’interno delle bottiglie, la pressione dell’acqua incide sulla persistenza e l’amalgama delle bollicine) e una temperatura intorno ai 5-6°C, vera differenza rispetto al fondale marino. Sebbene l’ambiente lacustre, rispetto al mare, sia soggetto a scarse correnti di profondità, il galleggiamento delle bottiglie nell’acqua può favorire una rotazione naturale, e il conseguente rimescolamento dei lieviti in bottiglia.