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Matteo Marenghi nuovo direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese

15 Dicembre 2011 Monica Sommacampagna
Attenzione puntata sul Cruasè come bandiera del territorio ma anche valorizzazione di vitigni e vini quotidiani che costellano e caratterizzano il panorama dell'Oltrepò Pavese. Queste le prime dichiarazioni di Matteo Marenghi, agronomo e giornalista, che dal 1 gennaio 2012 sarà direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. "Seguiremo l'impostazione data dal mio predecessore Carlo Alberto Panont ma nel contempo andremo oltre - ci anticipa Marenghi. Sottolineeremo anche le valenze di vini quotidiani come la Bonarda, recentemente trascurata, e il Barbera che ha beneficiato dell'approvazione della doc specifica Casteggio, con prevalenza di questo vitigno. Terremo inoltre nella debita considerazione il Riesling fermo, vino emergente, e il Moscato sull'onda dell'interesse per i vini da vitigni aromatici. In generale punteremo sulla comunicazione e sul dialogo, lo scopo sarà anche focalizzare l'attenzione sui recenti progetti produttivi territoriali". L'Oltrepò Pavese è la terza Denominazione italiana per numero di ettari vitati: 13mila 500 (tra i vitigni più coltivati spiccano 4mila ettari a Croatina, 3mila ettari a Pinot nero, 2mila 600 ettari a Barbera e 1300 ettari a Riesling). “Abbiamo optato per un profilo caratterizzato sul fronte della comunicazione – spiega il presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese Paolo Massonepur senza rinunciare a specifiche competenze tecniche nel settore vitienologico. Il nostro scopo è certo rafforzare decisamente l’immagine dei vini oltrepadani, fra questi in particolare il Cruasé, Metodo Classico Docg rosé a base Pinot nero, per meglio supportare gli ingenti investimenti delle aziende associate. D'altra parte gli ultimi sviluppi normativi riguardanti i consorzi, introdotti dall’Ocm Vino ed ormai recepiti  a livello nazionale, sottolineano la necessità che le strutture come la nostra siano attente sul fronte promo-comunicazionale, essendo venuti meno i compiti relativi ai controlli. Rimangono invece a nostro carico le azioni di tutela e sorveglianza, che implementeremo. Il nuovo direttore ha titoli ed esperienze che riteniamo idonei alle nostre esigenze, inoltre, grazie alla lunga militanza nel giornalismo, è un interlocutore capace di incidere nel sempre più complesso ed intricato mondo del vino. Non sarà solo, ma affiancato da una squadra che ha già reso il Consorzio più moderno e dinamico negli ultimi anni”. Matteo Marenghi, laureato in Scienze Agrarie con tesi in viticoltura e Master in Enologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, è iscritto all’albo dei dottori agronomi e a quello dei giornalisti. Dopo esperienze di lavoro dipendente si è dedicato alla libera professione; per 11 anni ha diretto il periodico “Vignevini” edito da “Il sole 24 Ore–Edagricole” e successivamente ha scritto per diverse riviste tecniche nazionali e siti internet dove si è imposto soprattutto come editorialista. Esperto di marketing del vino è stato consulente di amministrazioni provinciali, aziende private, cantine sociali, consorzi, vivaisti. È autore di diversi libri fra cui il “Manuale di viticoltura” e della versione italiana di due testi francesi “Le marketing du Vin” e “Terroirs viticoles”.

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