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Mastroberardino finanzia il restauro del dipinto barocco di San Gennaro dei Girolamini

18 Febbraio 2022 Jessica Bordoni
Mastroberardino finanzia il restauro del dipinto barocco di San Gennaro dei Girolamini
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La Cantina Mastroberardino di Atripalda ha effettuato una donazione a totale copertura dell’intervento di restauro. L’opera, attribuita al pittore barocco Luca Giordano, si trova nella cappella di Sant’Agnese del Complesso monumentale dei Girolamini di Napoli.

La Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini di Napoli chiama, Mastroberardino risponde. Nei giorni scorsi, l’istituzione statale partenopea ha aperto una raccolta fondi per il restauro del San Gennaro, pregevole opera del pittore barocco Luca Giordano, che si trova nella cappella di Sant’Agnese della Chiesa dei Girolamini in via Duomo, a Napoli. La storica Cantina irpina ha subito deciso di effettuare una donazione a totale copertura dell’intervento. 

Mastroberardino San Gennaro
Il San Gennaro di Luca Giordano © Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini di Napol

Il San Gennaro e il suo restauro

«Grazie a questo generoso atto di liberalità, l’opera potrà ricevere in tempi brevissimi le cure necessarie per tornare all’antico splendore, recuperando in pieno l’originale preziosità cromatica». Così ha dichiarato Antonella Cucciniello, direttrice della Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini di Napoli. Il San Gennaro di Luca Giordano è tra le raffigurazioni più celebri del patrono partenopeo. È stato già restaurato nel 1947 in occasione della IV mostra di restauri al Museo di San Martino; e nel 1997 si è provveduto a un secondo parziale intervento conservativo. La nuova risistemazione, prevede la pulitura, la stuccatura, la reintegrazione pittorica e la stesura finale di un film protettivo trasparente per ristabilire il corretto indice di rifrazione dei pigmenti antichi.

L’impegno di Mastroberardino per la salvaguardia del territorio

Per Mastroberardino non si tratta della prima azione di mecenatismo. La sensibilità e l’impegno per la valorizzazione del proprio territorio e delle sue bellezze paesaggistiche e artistiche è da sempre nel dna della Casa vinicola. Lo testimoniano, ad esempio, il recente progetto del vigneto Serra di Mulino a Vento nel comune cilentano di Pollica, culla della dieta mediterranea Patrimonio Unesco (ne abbiamo parlato qui). E prima ancora il Progetto Pompei, un programma di ricerca sui metodi e sulle tecniche di viticoltura e vinificazione nell’antica cittadina di epoca romana che include la riproduzione di alcune delle fasi salienti sul piano sperimentale (qui i dettagli). Da ricordare, infine, il MiMa, ovvero il Museo d’Impresa Mastroberardino Atripalda, visitabile all’interno della sede aziendale (qui il nostro racconto).

Foto di apertura: il Chiostro degli Aranci nel Complesso dei Girolamini a Napoli © Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini

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