A volte la natura regala capolavori che si svelano semplicemente osservandola. È il caso del Mandarino Tardivo di Ciaculli, scoperto negli anni Cinquanta del secolo scorso. La pianta in questione maturava i suoi frutti tra febbraio ed aprile, quando la raccolta del mandarino era al termine. Aumentando le colture di questa nuova mutazione spontanea, si è allungato il periodo dell'offerta del frutto. Inoltre, grazie alla nascita di un Consorzio che organizza la raccolta e la vendita, è possibile trovarlo nella grande distribuzione.
Profumato, dolce e con pochi semi
La varietà da cui è nato il mandarino tardivo si chiama Avana. Ha forma schiacciata, pochi semi, buccia giallo-arancio, molto sottile e profumatissima. Può capitare di trovare frutti leggermente diversi tra loro. Dipende da come sono orientati gli alberi e dall'andamento delle piogge. Il gusto è leggermente dolce rispetto alla stessa tipologia impiantata in altre zone. Il territorio che definisce il Mandarino Tardivo di Ciaculli si sviluppa nelle vallate delle campagne di Ciaculli e Croceverde Giardina, nel Palermitano. In tutto circa mille ettari di colture che si sviluppano dalla pianura a circa 300 metri di altitudine, sulla parte orientale del monte Grifone.
Un pezzetto di Conca d'Oro
Il mare dista pochi chilometri e qui l'aria marina incontra quella fresca dei monti, in un territorio molto fertile che ora costituisce il Parco agricolo di Palermo e che fa parte di quella che fino qualche decennio fa costituiva la Conca d'Oro, ben 15 mila ettari di colture, in cui mandarini, aranci e limoni la facevano da padrone. Per aumentare le superfici coltivabili l'uomo ha costruito dei terrazzamenti su cui ha impiantato anche alberi da frutto. Successivamente, a causa delle speculazioni edilizie, gli ettari si sono ridotti notevolmente. Il territorio su cui è diffusa la coltura del tardivo è preservato dall'invasione del cemento e, con i suoi terrazzi ,trattiene il terreno dalle frane. Tutto ciò è accaduto grazie ad un disciplinare di produzione tutelato dal Consorzio, nato nel 2005, in un momento di crisi del settore. È stata la mossa vincente per riunire gli agricoltori.
Interventi a basso impatto ambientale
Nei mandarineti non solo non si può costruire ma i terreni sono tenuti in modo da avere un basso impatto ambientale. I frutti sono raccolti a mano, recidendo il picciolo alla base, per evitare che la buccia si strappi e che nel trasporto i rametti buchino i frutti. Una caratteristica del Tardivo in commercio è dunque l'assenza di foglie.
Del mandarino Tardivo di Ciaculli non si butta nulla
Oltre al frutto fresco, il Tardivo viene proposto dal Consorzio in marmellata, preparata da un'azienda specializzata di Ribera (Agrigento) che utilizza farina di carrube come addensante, diminuendo i tempi di cottura e preservando le proprietà organolettiche e salutistiche del frutto. Il mandarino Tardivo è ricco di vitamina C, fibre, potassio, acido folico e un flavonoide efficace contro l'obesità e l'accumulo di colesterolo. La canditura dei frutti è un progetto futuro c'è chi se la fa in casa da diversi anni. Dario Loison, famoso pasticcere di Costabissara (Vicenza) per i suoi lievitati candisce dal 2005 personalmente questi mandarini, in un procedimento che dura fino a venti giorni, dando ai dolci un'impronta unica. A Noto (Ragusa) Corrado Assenza utilizza tutto del frutto declinandolo nei suoi dolci, gelati, marmellate e creme. Dalla buccia del frutto verde, raccolto annualmente per alleggerire il carico della pianta, si ricavano gli olii essenziali per alimenti e profumi.
Gli indirizzi
Consorzio Il Tardivo di Ciaculli, via Enrico Ferruzza 16/18 z.i. Brancaccio 90124 Palermo 091.63.04.260, 339.26.14.123
D'Agati Niccolò corso dei Mille 1788, 90121 Palermo 333.54.12.013, 339.26.14.123
La Mantia Angelina corso dei Mille 1317/E, 90121 Palermo, cell. 333.52.25.437
Agriturismo Rajata s.s. 127 88, 90011 Bagheria (Palermo) 091.96.73.38