Seleziona i vini: Giampiero Giammarini. A 8 euro: Rosso Piceno Sgaly. A 9 euro: Falerno Rio Maggio Monte del Grano. A 12 euro: Rosso Piceno Superiore Leo Gulfus Sangiovanni. A 14 euro: Pecorino Velenosi, Verdicchio Superiore Casal di Serra Umani Ronchi, Bianco Le Solagne Dezi e Sant’Isidoro Rosato Maria Pia Castelli. A 15 euro: Morellino di Scansano Morisfarms, La Monella Braida e Dezio Fattoria Dezi. A 20 euro: Primitivo Torcicoda Tormaresca e Schioppettino Angoris. A 22 euro: Montefalco Rosso Caprai, Chianti Classico Fontodi e Rosso Piceno Superiore La Canietta. A 35 euro: Amarone Tedeschi.
Il ristorante
(g.d.s.) Titolare: Giampiero Giammarini cuoco e addetto ai vini. “Nel mezzo del camin” della sua vita Giampiero è tornato al paesello natale; prima era stato un po’ in tutt’Italia, in cucina e anche in sala, nei ristoranti giusti per farsi le ossa. Oggi, nel cuore della regione ma non lontano dal mare, propone una cucina variata, che piace per costanza di sapori e contenutezza di prezzi. Gli gnocchi con ragù di agnello e menta sono cosa da provare, come i ravioli casalinghi con l’anatra e il tartufo nero. Prima ci avranno deliziato gli antipasti come il millefoglie di baccalà mantecato, la focaccia con i salumi della zona e il manzo freddo al profumo di alloro. Ma sono interessanti anche i rigatoni con broccoli e guanciale, le fettuccine al coniglio, la pasta fresca con vongole e cime di rapa e la zuppa di fagioli. Meno estesa la scelta dei secondi con tagliata di tonno fresco, il pollo in salsa di peperoni, il coniglio in porchetta, agnello a scottadito, il petto d’oca al Rosso Piceno e il baccalà fritto, il tutto servito con ogni simpatia dallo stesso cuoco patron. Pani, pasta, ottimi gelati e dolci vengono dalla cucina. E c’è anche il possibile riposo nelle camere della locanda.