Seleziona i vini: Daniela Bellintani. A 8 euro: Montepulciano d’Abruzzo Masciarelli, Moscato Cascina Vano, Teroldego Cantina Rotaliana. A 10 euro: Pinot nero San Michele all’Adige, Chianti Frescobaldi, La Segreta Bianco e Rosso Planeta, La Monella Braida, Morellino di Scansano Moris Farms, Müller Thurgau Castel Sallegg, Trebbiano d’Abruzzo e Pecorini Pasetti e Valle Reale. A 12 euro: Pinot grigio La Tunella. A 14 euro: Pelaverga Castello di Verduno, Le Volte Ornellaia, Chianti Classico Fontodi. A 25 euro: Rosso Magari Cà Marcanda.
Il ristorante
(g.d.s.) Tralasciamo i ricordi scolastico risorgimentali che evoca la località e accostiamoci invece ai profumi di questa solare ma non costosa cucina, accanto ai più blasonati ristoranti del centro storico mantovano. Profumi di cose buone e ottime, come i salumi di casa che arrivano subito in tavola a precedere i vari ravioli, la frittata con i saltarelli, che sono i gamberi di fiume mantovani, la pasta di casa tirata sacrosanta ogni giorno, il risotto con gli ultimi pesce gatto in circolazione, l’insalata Gonzaga che ancora sopravvive alle cose che non si trovano più, come le meravigliose anguille. E poi il luccio in salsa, il gras pistà con la polenta, la giardiniera casalinga, il tutto con il profumo avvolgente delle erbe fresche, della menta che si sposa con il caprino e le melanzane in particolari risotti, e ora con i primi freddi tutto quello che ruota attorno a mamma polenta: stracotto, trippe in brodo di verdure, cotechino, baccalà straordinario, sempre servito con competenza e passione dalla patronne Daniela, vera anima del locale.