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Lo chef Alfio Grezzi vince il Bocuse d’Or Italia

23 Febbraio 2012 Jessica Bordoni
Alfio Ghezzi, dal 2010 ai fornelli della Locanda Margon di Trento, di proprietà delle Cantine Ferrari, è il vincitore del Bocuse d’Or Italia. Sarà dunque lo chef trentino a rappresentare il nostro Paese il prossimo 21 marzo nel corso della finale europea di Bruxelles. I FINALISTI ITALIANI E LA GIURIA - La semifinale nazionale si è svolta il 20 febbraio all’Accademia del Gusto di Osio (Bergamo). Alfio Ghezzi ha avuto la meglio su Massimo Larosa de Il Mosaico di Casamicciola - Isola d’Ischia (Napoli) e Andrea Serravezza del Resort Tenuta Frasca di San Cassiano (Lecce). A giudicarli una giuria di sette cuochi pluristellati capitanata dal presidente del concorso Giancarlo Perbellini (Ristorante Perbellini, Isola Rizza - Verona) insieme a Enrico Cerea (Da Vittorio, Bergamo), Andrea Berton (Trussardi alla Scala, Milano), Alessandro Breda (Ristorante Gellius, Oderzo - Treviso), Davide Oldani (D’O, Cornaredo - Milano), Antonella Ricci (Al fornello da Ricci, Ceglie Messapica - Brindisi) e Giovanni Santini (Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio - Mantova). I tre cuochi in gara hanno realizzato due piatti, uno a base di sogliola e gamberetti, l’altro con il pollo ruspante nel tempo massimo di 5 ore e 35 minuti. Al primo classificato Alfio Ghezzi, oltre all’accesso alla finalissima in Belgio, è stato consegnato un premio di 4.000 euro. IL COMMENTO DI GHEZZI E PERBELLINI - «Questa vittoria è una grande soddisfazione e ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato ad ottenerla a partire dai miei ragazzi», ha spiegato Alfio Ghezzi durante la cerimonia di proclamazione, «Ora mi attende un mese di dura preparazione e ciò significa tempo da dedicare all’allenamento e di conseguenza più lavoro da affidare ai miei ragazzi in cucina. Il desiderio è quello di arrivare il più avanti possibile nella graduatoria europea. Sono motivato e ambizioso e spero di poter dare soddisfazione a tutti». «Speriamo di raggiungere una buona posizione», ha precisato lo chef Giancarlo Perbellini in qualità di presidente del Concorso. «Le condizione ci sono tutte. Ora ci aspetta un duro mese di allenamento, ma sarà coadiuvato da un buon gioco di squadra. I sette chef che hanno preso parte alla giuria si sono messi a disposizione e ciascuno di loro adotterà una delle guarnizione che completano i piatti, in modo da aiutare Ghezzi ad arrivare ben preparato a Bruxelles».  

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