Non è il primo tentativo di sopprimere l'Isituto per il commercio estero (Ice) quello emerso dal consiglio dei ministri di ieri sera, al termine del quale è passato il decreto legge sulla manovra finanziaria 2011-2013. Già un precedente Governo Berlusconi, ad esempio, aveva proposto di demandare tutte le funzioni promozionali dell'Istituto alle Ambasciate. Secondo il Sole-24 Ore è prevista "la soppressione dell'Ice con trasferimento funzioni rispettivamente al ministero degli Affri esteri (rete all'estero) e al ministero per lo Sviluppo (sede centrale)".La scure dei tagli, in questa manovra, si abbatte su decine di voci di costo dello Stato, alcune delle quale riguardano più da vicino i privati cittadini (ad esempio pensioni, assegni di invalidità, formazione lavoro, pedaggi autostradali... ) mentre alcune decisioni coinvolgono appunto apparati ed enti che saranno soppressi o accorpati.
Il tutto per una previsione di risparmio di 24 miliardi. L'Ice scongiurerà lo smembramento anche questa volta? Giulio Tremonti in particolare è determinato a ridurre il debito, onde evitare il crac che ha sconvolto recentemente la Grecia. Al forum dell'Ocse il ministro dell'Economia ha fatto una dichiarazione da affiggere davanti alle nostre scrivanie: "Siamo a un tornante della Storia, non siamo in una congiuntura economica. L'intensità dei fenomeni che vediamo è storica e sta modificando la predisposizione dell'esistenza, dell'economia e della politica".