Guardavalle e Marsigliana nera sono tra i vitigni autoctoni calabresi su cui punta Santa Venere, azienda del Cirotano che privilegia le varietà locali.
Santa Venere si estende per 150 ha sulle colline del Cirotano, di proprietà della famiglia Scala fin dal 1600. Nel 1960, con Federico Scala, nasce l’odierno centro aziendale. Negli anni entrano nella compagine Giuseppe e Francesco, figli di Federico, supportati prima da Riccardo Cotarella e poi da Massimo Bartolini. Il tutto con l’obiettivo sempre più focalizzato di puntare sulle varietà autoctone più espressive del genius loci. Tra i vitigni rilanciati dalla Cantina, il Guardavalle e la Marsigliana nera.
Vescovado, Guardavalle in purezza
Spiega Giuseppe Scala: «Abbiamo selezionato queste due cultivar “minori” cominciando con delle microvinificazioni. In seguito le abbiamo piantate su larga scala: 2 ha a testa. Con l’aromatico Guardavalle otteniamo il Vescovado, Calabria Bianco Igt, frutto di una criomacerazione delle bacche per 24 ore e di una lunga fermentazione a 13 °C di 28 giorni, cui segue una sosta sur lies di 6 mesi prima dell’imbottigliamento, per un vino dai profumi di nocciola e dal gusto sapido e fresco».
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Dalla Marsigliana nera nasce lo Speziale
«Con la Marsigliana nera produciamo lo Speziale, Calabria Rosso Igt; la vendemmia è leggermente anticipata per avere un mosto fresco di acidità e non troppo zuccherino, con un protocollo enologico da vino bianco più che da rosso, così da esaltare il varietale senza eccessivi appesantimenti», conclude il produttore.
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