La Puglia è stata inserita nell’edizione 2013 della Top Worl Wine destination, la classifica prestigiosa stilata dalla rivista Wine Enthusiast, in cui sono segnalate le citta del vino quali mete imperdibili.
SI LAVORA PER TUTELARE I PRODOTTI DEL TERRITORIO - Il riconoscimento è frutto di un lavoro intenso della Regione e che si è sviluppato su diversi obiettivi. Il principio di partenza è stato il voler rispettare storia, tradizioni e cultura senza inserirsi in schemi rigidi ma pensando al passato come fonte da cui attingere per innovarsi. I progetti in fase di sviluppo sono stati presentati a Milano, a Palazzo Mezzanotte, venerdì scorso, 25 gennaio. «Abbiamo rifiutato l’Igp per la nostra burrata di Andria perché sarebbe stato possibile produrla con latte proveniente dall’estero», ha affermato con convinzione Dario Stefano, assessore alle Risorse agroalimentari della Regione, «vogliamo dare un marchio Puglia autentico, con una connotazione forte e chiara».
PROTAGONISTI DEL RINNOVAMENTO I GIOVANI - Il desiderio di dar luce ai propri prodotti con l’immagine che meritano ha coinvolto anche le giovani generazioni degli agricoltori, i quali, oggi circa una ventina, hanno ripreso in mano l’azienda di famiglia con piglio imprenditoriale. Un segnale tangibile che fa capire quanto gli stessi pugliesi abbiamo voglia di essere protagonisti del rinnovamento.
LE INIZIATIVE PROMOZIONALI - Tra le varie iniziative in programma si segnala l’apertura di alcune enoteche del gruppo Vinarius, per Milano, e Atheneum, per Roma, ad assaggi di vini pugliesi per il mese di febbraio. In aprile, durante il Vinitaly, sarà presentato il risultato di uno studio sulla ricettività del turismo del vino, commissionato all’Università Bocconi di Milano. E infine si è costituito il comitato promotore per la Doc Fiano di Puglia, dal vitigno che sembra abbia qui radici antichissime risalenti al secolo XII, probabilmente introdotto dagli Angioini.