Scienze

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La Mappatura di Montalcino 3.0

1 Settembre 2016 Emanuele Pellucci
Una mappatura completa del territorio che consentirà ai turisti di programmare e localizzare le aziende produttrici da visitare, ma anche di conoscere e addentrarsi tra vigne, oliveti, boschi e macchia mediterranea alla scoperta dei molteplici aspetti che caratterizzano la biodiversità ambientale delle colline di Montalcino.

Uno strumento sia cartaceo che digitale

È questo il regalo che il Consorzio del Vino Brunello ha deciso di fare a se stesso e alle migliaia di turisti che ogni anno visitano questo stupendo territorio in occasione del cinquantenario della fondazione del Consorzio stesso, che cadrà nel 2017. In formato cartaceo e digitale, oltreché plurilingue e gratuita, la mappa dovrebbe comunque essere già disponibile entro la ne di quest’anno. «Il progetto della mappatura», ci spiega il neo presidente del Consorzio, Patrizio Cencioni, «è nato dalla volontà di manifestare un concetto molto semplice che ci riguarda: Montalcino non è una vigna sterminata, ma un unicum creato nei decenni che ha reso possibile l’affermazione mondiale del Brunello.

Mappatura di Montalcino: il progetto

Una realtà che il Consorzio intende rendere sempre più fruibile tanto all’appassionato che vuole visitare le Cantine e vedere le vigne da cui nascono i vini preferiti, quanto al turista che invece vuole godere al meglio di ciò che il territorio può offrire». Grazie ai sistemi di geolocalizzazione, i 24 mila ettari del territorio montalcinese saranno perciò scansionati e ogni tipologia di coltivazione catalogata e resa fruibile all’esterno. Si tratta di un progetto unico nel suo genere di questa portata in Italia, interamente nanziato dal Consorzio del Vino Brunello.

Preziosa per produttori e operatori

«In quest’ottica», aggiunge il direttore, Giacomo Pondini, «la mappatura rappresenterà la banca-dati di base per la creazione e implementazione di importanti applicazioni web e mobile device dedicati al settore turistico ricettivo, da mettere a disposizione dei produttori e degli operatori montalcinesi.  
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 04/2016. Per continuare a leggere acquista il numero nel nostro store (anche in edizione digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com. Buona lettura!
 

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