È di 6 milioni di euro la perdita netta di bilancio della cantina La Vis, la terza del Trentino dopo Mezzacorona e Cavit, nell'esercizio 2009-2010. Ad essa va aggiunto il “rosso” portato dalle società controllate: Casa Girelli chiude con una perdita di 8,1 milioni, dovuta soprattutto al mercato nordamericano, la commerciale Ethica è sotto di 2,4 milioni mentre, tra le splendide tenute toscane, Basilica Cafaggio perde 625 mila euro e Poggio Morino 74 mila euro. Solo la casa spumantistica Cesarini Sforza rimane in territorio positivo con 90 mila euro di utile.
La Vis è stata commissariata dallo scorso settembre a seguito di squilibri economici e finanziari che ora stanno venendo pienamente alla luce. Come ha spiegato il commissario Marco Zanoni all'affollata assemblea di venerdì 21 gennaio, che ha approvato il bilancio a larga maggioranza, ma non all'unanimità, il fatturato della cantina è sceso del 25%, passando da 48 a 36 milioni di euro, mentre i costi della produzione sono scesi, ma meno, da 45 a 40 milioni. I 1.500 soci riceveranno 50 euro al quintale di uva conferita, molto meno degli 85 euro dell'anno precedente, anche se i livelli trentini restano elevati rispetto ad altre zone d'Italia.