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Instagram e vino: un connubio che porta frutti

8 Giugno 2023 Anita Franzon
Instagram e vino: un connubio che porta frutti

La classifica, firmata dall’agenzia di viaggi londinese CV Villas, segnala i vigneti più “instagrammati” al mondo. Al primo posto c’è una Cantina storica di Stellenbosch. Tra le italiane in pole: Donnafugata, Ferrari e Ceretto.

Per approfondimenti: The drinks business, The Shout, wine-searcher e Wine Enthusiast

Una recente classifica ha svelato quali sono i vigneti più “instagrammati” al mondo. La vincitrice è una Cantina storica del Sudafrica: si chiama Boshendal e si trova nei pressi della famosa regione vinicola di Stellenbosch. La lista è firmata dall’agenzia di viaggi londinese CV Villas ed è stata compilata attraverso il conteggio degli hashtag associati a ogni azienda vinicola; Boschendal ne contava ben 95.500. Ma su Instagram non contano solo quelli. Per le Cantine si tratta di un ottimo strumento per innalzare la reputazione e l’identità del marchio creando connessioni con un pubblico lontano.

Sono tre le Cantine italiane più amate su Instagram

Al secondo posto della classifica c’è Penfolds Magill Estate ad Adelaide, in Australia, con 94.761 hashtag, seguito dal Castello di Amorosa della Napa Valley, Stati Uniti, con tanto di castello di ispirazione toscana e 88.784 hashtag. Tutte e tre le Cantine offrono varie esperienze, tra cui degustazioni, tour tra le vigne e ristorazione, nonché la possibilità di ospitare eventi privati come matrimoni e altre feste, che consentono di aumentare le opportunità di pubblicazione sui social media. Subito fuori dal podio emerge una realtà italiana: Donnafugata-Marsala, con oltre 65 mila hashtag su Instagram. Le altre italiane in lista sono Ferrari Trento (12° posto, 33.568 hashtag) e Ceretto nelle Langhe (25°, 18.036 hashtag). Più rappresentata è, invece, la Francia, che conta sette Cantine nella classifica dei primi 30 (The drinks business e The Shout).

Il potere di Instagram oltre i pregiudizi

Al di là del conteggio degli hashtag, Instagram è stato oggetto di una recente riflessione su wine-searcher della scrittrice Kathleen Willcox, che senza troppi giri di parole analizza l’importanza di un social media come Instagram per i produttori di vino: “Se vuoi vendere vino, è ora di smettere di annusare [il vino nel calice] e iniziare a postare”. Instagram sarebbe infatti il canale social più efficace per vendere vino, senza cadere in facili pregiudizi legati al lavoro di certi influencer. “Lo abbiamo fatto tutti”, ammette l’autrice dell’articolo. Che continua: “Si tratta, però, di un atteggiamento miope. (…) E i numeri non mentono. Instagram è la principale piattaforma social per incrementare l’e-commerce, un settore che secondo IWSR crescerà di un terzo e raggiungerà $ 40 miliardi entro il 2026. I social stanno diventando sempre più un percorso chiave per arrivare a questo tipo di vendite”.

I numeri e gli esempi che contano

Inoltre, c’è da tenere presente che Instagram produce un PI rate (Purchase Intent, ovvero la misura il numero di volte in cui gli acquirenti fanno clic su un rivenditore durante il cosiddetto “scrolling”) più elevato – circa il 16,7% – rispetto a qualsiasi altra piattaforma social. Per questo motivo, sebbene non possano vendervi direttamente i loro prodotti, sempre più brand di alcolici attribuiscono il loro successo a Instagram. Molti direttori marketing e comunicazione di Cantine ritengono, inoltre, che la piattaforma rappresenti un modo efficace per comunicare i propri valori. La maggior parte dei consumatori statunitensi preferisce acquistare bottiglie da marchi sostenibili dal punto di vista ambientale e per le aziende pubblicare su Instagram è un modo rapido e diretto per diffondere il messaggio.

Amici a quattro zampe: wine influencer d’eccezione

I wine influencer sono una figura chiave di questo mondo virtuale e lavorare con i professionisti giusti è il modo migliore per raggiungere un pubblico mirato. Ma c’è chi crede che i produttori di vino possano affidarsi anche a degli influencer d’eccezione: i cani. Le foto di animali domestici sono sempre più comuni nei feed dei social media; che piaccia o meno l’intento, gli amici a quattro zampe rappresentano un modo per sviluppare l’identità del marchio e creare connessioni con un pubblico lontano. Secondo Kendall Busby, direttore marketing di Jordan Winery a Healdsburg, in California, i post con i cuccioli della Cantina ricevono il 3-4% di interazioni in più rispetto alla media degli altri post.
I cani sono altrettanto importanti a Troon Vineyard, nell’Oregon meridionale, dove Beau e Belle fanno da guardiani alle pecore e alle galline. Il loro contributo viene periodicamente postato su Instagram: «I cani sono prima di tutto membri del team di lavoro dell’azienda e sono fondamentali per l’impegno di Troon nei confronti della biodiversità», affermano i proprietari (Wine Enthusiast).

Foto di apertura: Instagram è il canale social più efficace per vendere vino © A. Shatov – Unsplash

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