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In Romagna la sfilata degli Shiraz australiani

14 Luglio 2011 Fabio Bottonelli
Nella culla del Sangiovese di Romagna, Bertinoro, di scena i più grandi Shiraz australiani. Matrimonio  insolito, e stimolante, quello celebrato presso la Fattoria Paradiso da Quality Wines Imports di Jacopo Melia, nipote di Graziella Pezzi (della stessa Fattoria Paradiso). La società di Melia, specializzata nell’importazione di ‘chicche’ dal Nuovo Mondo, ha presentato l’azienda australiana Two Hands. Ospite di eccezione, è stato Michael Twelftree in persona, esportatore di vini australiani e proprietario del progetto ‘Due mani’ insieme al socio manager Richard Mintz. Le ‘Due Mani’ sono riuscite in pochi anni a creare una serie di vini da mito dai migliori terroir australiani (termine sempre più usato anche a quelle latitudini, come si vede), in particolare gli Shiraz della linea superpremium “Garden Series” provenienti da 6 aree vocate del continente intorno ad Adelaide. Nella degustazione orizzontale, sono emersi i caratteri che hanno stregato negli ultimi anni i principali critici anglosassoni, da Robert Parker (che ha definito Two Hands come i migliori negociant a sud dell’equatore…) alla compagine di Wine Spectator, che annovera da cinque anni consecutivi i vini fra i top 100: potenza, concentrazione, frutto, una decisa impronta di legno. Anche se Max’s Garden Heathcote 2009 è piaciuto per freschezza, e l’Harry & Edward’s Garden Langhorne Creek 2009 ha espresso un’interessante nota eterea. E se il Lily’s Garden Mc Laren Vale 2009 tende un po’ al cacao-cioccolatoso, è stato servito un Bella’s Garden 2009 (il 2008 fu il 2° miglior vino al mondo secondo Wine Spectator 2010) dai tannini morbidi e con un’intrigante nota balsamica che curiosamente può ricordare le erbe aromatiche mediterranee. Un vino che beneficia di un minimo di ossigenazione in bottiglia o in decanter prima della degustazione. I vini della serie Garden – ha spiegato Twelftree – hanno tratti superiori per le rese basse di 70 quintali per ettaro, le vendemmie accurate parcella per parcella di piccoli quantitativi (ma pur sempre a macchina-ndr) e al mattino presto, la fermentazione rapida in 7 giorni, l’uso prevalente di legno vecchio per l’affinamento. Two Hands produce quasi 300.000 bottiglie in totale. Le referenze della serie Garden sono prodotte in quantitativi che vanno dalle 3000 alle 30.000 bottiglie. www.twohandswines.comwww.qualitywines.it  

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