Il vino giapponese Koshu è stato presentato nella sede dell'’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) a Parigi. Tredici le aziende vinicole presenti, tutte aderenti a Koshu of Japan, l’associazione dei principali produttori della prefettura di Yamanashi. Dalla regione, a circa un'ora e mezzo ad est di Tokyo, nei pressi del Monte Fuji, grazie alle favorevoli condizioni pedoclimatiche con forti escursioni termiche, lunghe giornate assolate e soprattutto terreni vulcanici, proviene quasi l’80% del vino nipponico. Attualmente gli ettari vitati sono 450 da cui si ottengono circa 7.000 ettolitri di prodotto.
CARTA D'IDENTITA' DEL KOSHU - Il Koshu è il vitigno autoctono giapponese per eccellenza – inizialmente impiegato come uva da tavola – ed è coltivato da almeno mille anni mentre le prime vinificazioni risalgono al periodo Meiji (1868-1912). È un vino di alcolicità moderata, dal colore paglierino e dai delicati profumi di agrumi e di pesca. La cantina più antica è la Dainippon Wine Co., fondata nel 1877, che allora inviò in Francia due tecnici per imparare le tecniche di vinificazione. Nel 2010 l’uva Koshu è stata inserita nella Liste internationale des variétés de vigne et de leuur synonyme dell’Oiv.
LA DEGUSTAZIONE ALLA SEDE DELL'OIV DI PARIGI - Alla degustazione hanno partecipato i vini delle aziende Alps Wine, Chuo Budoshu, Haramo Wine, Orient Wine, Lumiere, Marquis Winery, Mercian, Rubaiyat Wine, Sadoya, Soryu Winery, Suntory Wine International, Tomi No Oka Winery, Yamanashi Wine e Yamato Wine. La delegazione di produttori era accompagnata da Atsushi Tanabe, sindaco della città di Koshu e da Onuma Seiji, vice governatore della prefettura di Yamanashi i quali sono stati accolti da Federico Castellucci, direttore generale dell’Oiv. Grande interesse è stato dimostrato per gli eventuali sviluppi istituzionali dell’incontro. Infatti dopo l’ingresso dell’India la politica di attenzione dell’Oiv verso l’Oriente ora è rivolta anche al Giappone. Attualmente nella prefettura di Yamanashi le aziende vinicole attive sono circa ottanta.