Riso vialone nano veronese Igp, Amarone e letteratura protagonisti del primo appuntamento “Il vino e..”, progetto che vede uniti Masi Agricola in Valpolicella (Verona), la Tenuta Venissa a Mazzorbo Burano (Venezia) della famiglia Bisol e Villa Russiz del Collio. Nella cantina storica di Masi a Gargagnago a dar voce, giovedì 28 aprile, alle peculiarità del rosso Docg della Valpolicella, è stato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, intervistato dal giornalista Michele Serra e da Giovanna Zucconi. Introdotto dalle ballate del cantastorie Gualtiero Bertelli, il dialogo ha riproposto l’idea di “fare filò”, di raccontare conversando e cantando, coniugando la vitivinicoltura nel più ampio contesto culturale e di folklore locale.
«L’Amarone è frutto di un terroir specifico e non imitabile», ha detto Sandro Boscaini, «e prende origine dalla Valpolicella, da uve particolari e dall’abilità dell’uomo che lo ha sposato con la tecnica. Insieme al Prosecco è un esempio di successo internazionale negli ultimi 15 anni e frutto di un Veneto che ha saputo innovare e raccontare la propria storia».
Dal bicchiere alla cucina con la ricetta del risotto all’Amarone, descritta con dovizia di golosi particolari da Gabriele Ferron, titolare dell’omonima riseria veronese e strenuo difensore delle peculiarità del riso Vialone nano veronese Igp nel mondo. Il tutto “innaffiato” da letture coinvolgenti e satiriche sul vino e da ballate tradizionali. Ha concluso in bellezza la serata la degustazione di risotto all’Amarone, abbinato all’annata 2007 di Masi.