Tra le bollicine i clienti guarderanno, oltre al Franciacorta, anche ad Alta Langa e Oltrepò. Barolo e Barbaresco saranno affiancati da Alto Piemonte e Chianti Classico. Oltralpe emergeranno Bordeaux, Loira, Jura e Savoia. Bio, zero alcol e vini da varietà resistenti diverranno realtà di successo. Si preferiranno bottiglie in vetro leggero
Prevedere quali possano essere le tendenze del cliente in enoteca da qui a 10 anni è un esercizio molto stimolante. Il mercato del vino sta, nei fatti, affrontando una serie di sfide, che rendono necessario un ragionamento globale, utile a semplificare la comprensione dei trend e anticipare le eventuali problematiche. Si registra un’evidente riduzione dei consumi individuali, ma si allarga in modo continuo la platea di chi si affaccia al vino di qualità, e questo si traduce in una spesa più mirata e consapevole. La tendenza alla moderazione riguarda principalmente le classi più giovani, tra le varie cause, non bisogna sottovalutare la crescita del consumo, durante le occasioni sociali, di altre categorie alcoliche, come la birra e i ready to drink.
Una spesa mirata e consapevole
Abbiamo notato che i consumatori di vino più giovani sono più sicuri e coinvolti rispetto alle generazioni precedenti e avventurosi nell’esplorare la categoria. Tuttavia, scelgono una gamma di bevande molto ampia e questo indica che il mercato del vino sta diventando sempre più dinamico e complesso. Desiderando fare previsioni più precise, mi sento di affermare che la richiesta dei vini spumanti continuerà a crescere anche nel prossimo decennio. La domanda di spumanti di alta qualità sarà destinata, non solo per le celebrazioni speciali, ma soprattutto come opzione quotidiana per accompagnare pasti e aperitivi. Il Prosecco proseguirà a dominare la piazza italiana e quelle internazionali, grazie alla sua versatilità e al suo rapporto qualità-prezzo. Anche lo Champagne vedrà una crescita nelle vendite. Le bollicine francesi manterranno il loro fascino esclusivo, con un interesse particolare per le etichette vintage e le versioni a basso dosaggio. Franciacorta e Trentodoc continueranno ad essere la parte più importante del consumo di Metodo Classico, ma a queste zone si accompagnerà uno sviluppo di richiesta di Alta Langa e Oltrepò Pavese.
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