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Il tasting diventa wine experience

11 Marzo 2019 Paolo Scarpellini
Il tasting diventa wine experience

Per promuovere il vino si possono usare anche i mezzi più curiosi e insoliti, così il momento della degustazione diventa una “enoesperienza”. Negli Usa l’immaginazione ferve maggiormente, ma non mancano fortunati esempi anche a casa nostra.

Non è certo una novità: in fatto di marketing, nello specifico del settore enologico, gli Stati Uniti non hanno rivali. Sarà che a partire dal 2013 è la nazione che in assoluto beve più vino al mondo, davanti a Francia e Italia, con un consumo interno che vale 35 miliardi di dollari. Sarà che le sue 12 mila aziende vinicole (la metà in California) attirano ogni anno qualcosa come 34 milioni di visitatori, ben disposti sia a degustare sia a portarsi a casa bottiglie e merchandising vario.

Il business dei tasting originali

Fatto sta che a fronte di queste cifre, gli Usa investono sempre più massicciamente nel vino, promuovendolo anche con i mezzi più insoliti, creativi e curiosi. Prendiamo la degustazione, in cantina e non. Negli ultimi anni, qui si è trasformata in un vero e proprio (show) business ancora tutto da esplorare nelle sue varie sfaccettature.

In California i wine-lovers non si annoiano mai

Lo prova l’attuale eno-situazione in California, lo stato cioè che da solo produce il 90% del vino made in Usa. Qui infatti si registra l’aumento esponenziale, in quantità e ampiezza, degli spazi dedicati agli assaggi dei sempre più numerosi wine lover. Spazi situati nelle aziende vinicole ma anche fuori, visto il proliferare di eleganti e moderni wine bar, spesso aperti da uno o più piccoli produttori, dove degustare senza problemi il meglio della produzione locale e non. È il caso, nella sola città di Napa, di insegne tipo Outland, Acumen, Bounty Hunter o il radical chic RiverHouse, dotato di comodi divani, arredi vintage, opere d’arte e libri fotografici.

Il Napa Valley Wine Train, la degustazione è vintage

Qui come altrove ormai la parola d’ordine è una sola, wine experience. L’esperienza gustativa il più possibile a tutto tondo, arricchita e multisensoriale che sta rimpiazzando il consueto e ormai scontato (almeno da queste parti) wine tasting. Un’esperienza che è già realtà sul Napa Valley Wine Train, il convoglio vintage dei primi del Novecento, accuratamente ristrutturato, che fa la spola tra un capo e l’altro della valle. Con fermate davanti alle principali Cantine e tappe di avvicinamento alle degustazioni già in carrozza, grazie ai vari tasting delle migliori etichette locali proposti su tavolini in mogano e divanetti in velluto. Senza contare i pasti gourmet nel lussuoso vagone ristorante, dal menu che prevede regolari abbinamenti con varie bottiglie.

Tra i vigneti in Segway

Limousine o Segway?

Ma in Napa Valley ormai si può provare di tutto: dalle visite alle vigne (seguite da inevitabile degustazione) in mountain bike o in limousine, sul Segway o a cavallo. Ma anche su un furgone Volkswagen di 50 anni fa, caratterizzato da tinte psichedeliche e stereo che suona solo rock anni Sessanta-Settanta. Chi invece non si vuole affaticare troppo può sempre prenotare le degustazioni in hot tub, presenti ormai in molti “wine hotel” lungo la valle: quelle cioè dove si sta a mollo, col bicchiere in mano, in tinozze di acqua calda ricavate da botti di vino.

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