Il Syrah è una varietà dalla grande versatilità di aromi, lascia mano libera al viticoltore e all’enologo. Lo stile dei vini spazia dal fruttato nei climi caldi allo speziato nei freddi. In cantina può essere vinificato a grappolo intero o diraspato, pigiato o meno e dà vita a versioni più fini o strutturate.
L’articolo fa parte della Monografia Syrah (Civiltà del bere 4/2022)
ale e la capacità di discernere gli odori più sottili e di distinguere gli aromi di bassa qualità dell’eroe del suo libro, il profumiere francese Jean-Baptiste Grenouille. Sebbene la storia si concluda tragicamente, a volte penso al suo mestiere mentre vinifico il Syrah, “profumiere” per eccellenza. In questo caso, potenzialmente più di qualsiasi altro vitigno a bacca rossa, a donare profumi sono sia il terroir che l’enologo, poiché il Syrah (o Shiraz come sinonimo australiano) è probabilmente il vitigno più versatile, quello che lascia maggiore libertà ai winemaker e ai viticoltori che lo plasmano.
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