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Dazi Usa-Europa: il Regno Unito toglie quelli sul bourbon

1 Aprile 2022 Anita Franzon
Dazi Usa-Europa: il Regno Unito toglie quelli sul bourbon

È forse arrivata la fine di una lunga disputa commerciale tra gli Usa e l’Europa? Dopo la sospensione, avvenuta nel 2021, dei dazi Usa imposti all’Europa da Trump nel 2018 e, alcuni mesi dopo, anche dei conseguenti dazi europei sulle importazioni di whisky e bourbon americani, da giugno il Regno Unito toglierà le ultime tariffe rimaste in vigore.

Per approfondimenti: The drinks business, TastingTable, Food and Wine, U.S. Department of Commerce, Decanter e Forbes

In seguito alla Brexit, il Regno Unito aveva infatti conservato i dazi del 25%. Lo scorso 22 marzo però anche Londra ha annunciato la volontà di risolvere una controversia che, in primo luogo, aveva coinvolto il commercio di acciaio e alluminio tra i due Paesi; successivamente aveva toccato le importazioni di prodotti alcolici statunitensi come il bourbon, dei jeans Levi’s e delle moto Harley-Davidson.

I dazi sulle importazioni Usa saranno rimossi a giugno

Scampato il primo pericolo nel veder raddoppiati al 50% i dazi a giugno 2021, i produttori di distillati americani possono ora finalmente festeggiare; anche il Regno Unito rimuoverà i dazi sulle importazioni di whiskey e bourbon. Le ultime statistiche mostrano che le esportazioni di tali prodotti nel Regno Unito, il quarto mercato in ordine di importanza per i whiskey americani, sono diminuite del -42% da quando sono state imposte le tariffe punitive. Si è passati da $ 150 milioni nel 2018 a $ 88 milioni nel 2021. Secondo Chris Swinger, presidente e CEO del Distilled Spirits Council, i distillatori americani hanno esultato per la fine di questo lungo «incubo» tariffario. La decisione arriva dopo mesi di colloqui tra le due parti e le nuove misure entreranno in vigore il 1° giugno 2022 (The drinks business).

La ricostruzione delle relazioni commerciali tra Paesi partner

Sempre secondo il Distilled Spirits Council, i distillatori americani avrebbero perso, a causa dell’intera controversia, 256 milioni di dollari in quattro anni. Ora si spera nella ripresa delle esportazioni.
«Da quando è entrato in carica, il presidente Biden ha considerato una priorità assoluta ricostruire le relazioni con i nostri alleati e partner in tutto il mondo», ha affermato il segretario al Commercio Usa Gina M. Raimondo. E ha aggiunto: «Con la sospensione dei dazi di ritorsione del Regno Unito riapriremo il mercato britannico agli amati prodotti americani» (TastingTable e Food and Wine).

Un accordo per contrastare la Cina

Nell’annuncio ufficiale riportato in una nota stampa dello U.S. Department of Commerce si legge: “L’accordo si basa su altre decisioni simili prese tra gli Usa e l’Ue, ma anche con il Giappone. Rafforzerà le relazioni tra i partner globali mentre lavoriamo per aumentare la produzione nazionale e contrastare le pratiche dannose della Cina che danneggiano le industrie e i lavoratori statunitensi”. Anche la Kentucky Distillers Association (KDA), con le sue 50 aziende associate, ha ringraziato i negoziatori degli Usa e del Regno Unito per aver raggiunto un accordo su un problema che, di fatto, ha invertito in pochi anni una tendenza prima in forte crescita, ovvero l’esportazione dei distillati made in Usa verso l’Europa.
«Il bourbon è una delle produzioni più storiche e preziose del Kentucky. È un motore economico e turistico da 9 miliardi di dollari all’anno e sostiene 22.500 posti di lavoro», afferma la KDA.

Il risentimento delle associazioni di categoria

Con il superamento delle dispute commerciali, alcune organizzazioni colgono ora l’occasione per esprimere risentimento per la natura della ritorsione e dei dazi imposti in relazione a questioni non correlate agli alcolici.
«La forte identità geografica di un prodotto non dovrebbe renderlo un bersaglio di controversie commerciali incentrate su aeroplani, acciaio o alluminio», afferma Matt Dogali, CEO dell’American Distilled Spirits Alliance, un gruppo commerciale che rappresenta marchi di alcolici, importatori, esportatori e produttori statunitensi (Decanter).

I vincitori dei World Whiskies Awards

Intanto, il 24 marzo scorso, si sono svolti a Londra i World Whiskies Awards. L’evento celebra i migliori whisky e whiskey di tutto il mondo selezionati e premiati da una giuria internazionale. Tra i vincitori di quest’anno per i premi Icons of Whisky ci sono Buffalo Trace Distillery (Usa), che ha ottenuto il titolo di Distiller of the Year; Sullivans Cove Distillery (Australia) ha invece portato a casa il titolo di Craft Distiller of the Year; infine Kevin O’Gorman di Midleton Distillery (Irlanda), è stato nominato Master Distiller/Master Blender dell’anno (Forbes).

Foto di apertura: il Regno Unito ha finalmente tolto i dazi su whisky e bourbon americani © K. Visel

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