Nel vasto panorama delle denominazioni toscane (ben 56 di cui a 11 Docg) il Montecucco è “figlio” di quegli anni Novanta del secolo scorso che hanno rappresentato il boom della vitivinicoltura della regione con il moltiplicarsi dei riconoscimenti delle zone a Doc e a Docg.Con nomi prestigiosi confinanti come Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano, l’area alle pendici del Monte Amiata, dove la coltivazione della vite era tradizione millenaria, non poteva rimanere esclusa dall’evoluzione in atto in quel periodo tendente a riconoscere le aree più vocate della Toscana.