Il presidente Mauro di Maggio sottolinea l’impegno per consolidare l’immagine della Doc Primitivo di Manduria, potenziando la produzione nel segno dell’eccellenza. In agenda anche le battaglie alla contraffazione e la creazione di campagne pubblicitarie e manifestazioni sul territorio e all’estero.
«Vogliamo diventare “la casa del Primitivo”». Il presidente Mauro di Maggio, in carica dallo scorso marzo, ha le idee chiare sugli obiettivi del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria: «La direzione intrapresa dal Cda mira a fare del Consorzio l’interprete di un territorio meraviglioso, che comprende 18 comuni tra Taranto e Brindisi, e a coinvolgere sempre più i soci e gli operatori».
Consolidare il Primitivo al vertice della piramide qualitativa nazionale
Tra le priorità, c’è il consolidamento dell’immagine della Doc, la sua conoscenza e le sue tradizioni. «Vogliamo rinforzare il posizionamento al vertice della piramide qualitativa del vino italiano, ponendo nel contempo le basi per una gestione nel segno dell’eccellenza da parte di tutti i produttori. Tocca a noi, attraverso una regolamentazione, contribuire a questa crescita globale, rendendo più omogenee e coerenti le pratiche agronomiche. Il disciplinare è uno strumento fondamentale, che ha bisogno di essere aggiornato e reso aderente alle rinnovate esigenze qualitative. Inoltre, bisogna creare consenso intorno al Consorzio stesso: le discussioni tecniche devono coinvolgere nella maniera più ampia possibile la base dei vignaioli».
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Un rosso di struttura ma sempre piacevole e beverino
Il Primitivo di Manduria è un rosso di struttura, fruttato e vellutato, che a dispetto della sua gradazione minima di 14% vol. riesce a essere sempre piacevole e beverino. «Si tratta di un’uva per certi versi difficile, con rese basse e peculiarità gestionali in vigna che lo posizionano a un certo livello di prezzo. La cosa positiva è che oggi il consumatore mondiale ne riconosce la grandezza: siamo tra le denominazioni italiane che riscuotono maggiore interesse». Nel 2018 la produzione si è attestata intorno ai 20 milioni di bottiglie con un fatturato di 120 milioni di euro.
Attenzione alla contraffazione
«Un aumento del +15% sul 2017, con una quota export pari al 70%».
Un’altra tematica centrale è la contraffazione «Da una parte stiamo operando a livello internazionale per bloccare i marchi ingannevoli, dall’altra stiamo prelevando i campioni dalla Grande distribuzione per analizzarli e verificare eventuali incongruenze».
Un ricco programma di eventi per promuovere il Primitivo
La valorizzazione passa, infine, attraverso campagne pubblicitarie e manifestazioni sul territorio e all’estero. «A fine settembre saremo impegnati a Roma per un grande evento in collaborazione con il Gambero Rosso. Le nostre aziende saranno coinvolte in una serata per presentare i loro Primitivo di Manduria abbinati alle proposte degli chef del Gambero Rosso Academy. Ad ottobre, invece, abbiamo in programma un incoming di opinion leader e stampa internazionale con visite alle Cantine, approfondimenti e degustazioni».
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 4/2019 . Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com