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I vincitori del Campionato italiano salami all’enoluogo

13 Giugno 2013 Maria Cristina Beretta
I nove salumi vincitori del Campionato italiano del salame naturale (Cis), il concorso organizzato dall’Accademia 5T e giunto alla ottava edizione, sono stati degustati ieri sera all’enoluogo, a Milano. Buona parte dei prenotati per l’incontro avevano avuto già occasione di assaggiare altri campioni,  provenienti dalle sei semifinali che si sono svolte in altrettante città d’Italia. Ieri sera hanno degustato il top dei top, partendo, come si conviene, dal più delicato per arrivare ai prodotti dai sapori intensi, piccanti e profumati. I NOVE GUSTOSI ASSAGGI - Primo all’assaggio il salame Antico Spigaroli dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Parma), seguito dalla soppressata di maiale nero di Romano di Acri (Cosenza), prodotta nella versione con pochissimo peperone rosso dolce, e dalla sopressa veneta di Caprini di Negrar (Verona), di grande equilibrio tra la parte grassa e le spezie. Per il quarto campione si è scesi al Sud, con il salsicciotto alle erbe della Majella de Le Tre Casette di Gessopalena (Chieti), per risalire, con il quinto, al Nord, in Emilia Romagna, con il salame di cinghiale di Zivieri di Monzuno (Bologna) e continuare verso nord, in Trentino, con la mortandela affumicata della Val di Non dell’azienda Dal Massimo Goloso di Coredo (Trento), dalla forma tipica a pagnottella. A questo punto la degustazione ha fatto un salto di intensità arrivando alle ventricine piccanti, il salume tipico abruzzese realizzato con le parti nobili del maiale tagliate grossolanamente,  rispettivamente de La Noce di Montazzoli (Chieti) e di Stefano Di Fiore di Fresagrandinaria (Chieti). Ultimissimo in assaggio, la composta di salsiccia di fegato sotto strutto di Antonelli di Castel del Giudice (Isernia), che Max Torcoli, responsabile dell’enoluogo, ha presentato nella confezione originale: una palla di strutto da cui ha poi estratto i pezzi di salsiccia. L'ABBINAMENTO CON IL NUMEROZERO VILLA CRESPIA - Con questo variegato e fantastico mondo della nostra golosa tradizione è stato abbinato il NumeroZero della Tenuta Villa Crespia di Fratelli Muratori. Un Franciacorta dosaggio zero, da uve Chardonnay per il 90 per cento più Pinot nero, che ha accompagnato splendidamente ogni assaggio, merito dell’equilibrio perfetto tra sapidità, freschezza  e corpo.

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