Food

Food

I veri Maccheroncini di Campofilone

2 Novembre 2016 Maria Cristina Beretta
Un millimetro e due di spessore per un minuto e due secondi di cottura. Ecco i Maccheroncini di Campofilone, pasta all'uovo sottilissima e golosissima di sugo: i maccheroncini ne assorbono addirittura il doppio del peso, rendendo la ricetta un piatto unico. Non è il solo esempio in Italia: si pensi ai tajarin piemontesi, che però arrivano di solito a 2-3 millimetri. Ma i Maccheroncini di Campofilone vantano una tradizione unica.

Una sfida fra massaie

Campofilone è un paese in provincia di Fermo, nel cuore delle Marche. Qui la pasta fatta in casa tirata con il matterello è una tradizione radicata in famiglia. La nascita di questa tipologia di pasta non sembra avere un'origine certa. Qualcuno afferma che si trattava di una prova della nuora, perché la suocera ne giudicasse la bravura in cucina, altri ritengono che nel tempo sia diventata una sfida tra massaie.

Dal Rinascimento all'Igp

Prima dell'avvento dei pastifici industriali la preparazione della pasta fresca, specie se all'uovo, era tradizione della tavola italiana dei giorni di festa. Nel disciplinare di produzione dei Maccheroncini di Campofilone, che hanno ottenuto l'Igp nel 2013, quella sottilissima è considerata la forma più adatta ad essere essiccata in breve senza tema di muffe o altri difetti. In ogni caso, si parla di pasta sottilissima di Campofilone già in periodo rinascimentale, citata durante il Concilio di Trento.

Semola o farina 00?

Le materie prime dei Maccheroncini di Campofilone sono due: farina doppio zero (o semola) e uova. La preparazione tradizionale, a mano, è con la farina doppio zero perché con questa è possibile tirare la pasta con il matterello, diversamente dalla semola, riservata ai pastifici, che sembra però dare maggior sapore al prodotto. Le massaie di Campofilone danno come proporzione degli ingredienti 10 uova per un chilo di farina. Niente sale.

La preparazione tradizionale dei Maccheroncini di Campofilone

Con le dosi indicate si ottiene una massa che andrebbe divisa in sei parti, ottenendo delle “massette” che vanno stese singolarmente con un matterello di legno lungo dai 95 ai 120 centimetri. Solo così si arriva a tirare una sfoglia sottilissima. La sfoglia viene a sua volta arrotolata su se stessa e tagliata con un lungo coltello dalla lama larga, operazione eseguita su legno per avere il taglio perfetto.

L'asciugatura

L'ultimo delicato passaggio è l'asciugatura, che nel caso della preparazione tradizionale dura mediamente 36 ore. La lavorazione con i macchinari vuole, come già accennato, la semola, che viene pressata tra due rulli. L'asciugatura dovrebbe aggirarsi attorno ai 40 °C e varia da 20 a 28 ore. Trattandosi di un impasto con solo due ingredienti, è importante la loro provenienza. Buona parte di produttori ha scelto di utilizzare grani marchigiani o del centro Italia e uova da galline allevate a terra.

Il segreto è nel sugo

Il risultato perfetto di un piatto con i maccheroncini di Campofilone è se il sugo è abbondante e abbastanza liquido. Va ricordato che assorbendo il doppio del peso in sugo bastano 250 grammi, la dose venduta in commercio, per 4 persone. La cottura in acqua bollente deve essere brevissima, meno di un minuto, poiché si conclude nel sugo. È buona regola servire i maccheroncini già saltati in padella con un mestolino di sugo sopra. L'usanza richiede di condirla su una tavola di legno, allargandola e girandola in modo da insaporirla completamente. L'abbinamento perfetto è col ragù di carne, l'unico proposto alla sagra di Agosto, ma vanno bene anche pesce e verdure. In molti li appezzano nel brodo di carne, quello vero.

Gli indirizzi dove gustarli

Spinosi via XXV Aprile 15, Campofilone (Fermo) 0734.93.30.80 Ristorante le 5 ragazze via XXV aprile 27/29, Campofilone (Fermo) 0734.93.24.05 Agriturismo La Vecchia Monta via Montecamauro 36, Campofilone (Fermo) 0734.93.70.11 Catia Marilungo contrada Santa Maria 5/6, Campofilone (Fermo) 0734.93.24.52

Food

Viaggio nella materia prima (6): l’aspetto regale del fagiano

Per favore Accedi per vedere questo contenuto. (Non sei registrato? Registrati!)

Leggi tutto

Non solo aglio e cipolla: la mappa degli arricchitori

Con questo termine intendiamo quegli ingredienti che, pur non essendo principali, rendono […]

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: le versioni di nicchia del Parmigiano Reggiano

Un prodotto dell’artigianato italiano che tutto il mondo ci invidia: 4 milioni […]

Leggi tutto

Viaggio nella materia prima (6): la doppia anima della scarola

Questa verdura dai molteplici utilizzi è ottima sia preparata in insalata (la […]

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: pecorino di Norcia, eccellenza orgogliosamente umbra  

Una nicchia della Valnerina, in provincia di Perugia, frutto del latte di […]

Leggi tutto

Ok, la temperatura è giusta!

Dall’acqua al vino, passando per gli spirits: ogni bevanda deve essere servita […]

Leggi tutto

Non solo vino. Sommelier per tutti i gusti – III puntata

Per favore Accedi per vedere questo contenuto. (Non sei registrato? Registrati!)

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: la gustosa versatilità del Monte Veronese

Dop dal 1996, viene prodotto in Lessinia e si declina in una […]

Leggi tutto

Formaggi d’Italia: burrata di Andria, fiore all’occhiello della produzione pugliese

È uno dei latticini più golosi, dal cuore morbidissimo di mozzarella sfilacciata […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati