Nella bella stagione si cena all’aperto con la vista che spazia sulle colline umbre tutt’attorno. Un’esperienza, dunque, che coinvolge tutti i sensi: dalla vista al gusto. D’obbligo iniziare con il succulento tagliere di salumi, un pezzetto di formaggio di fossa con il miele e la specialità locale, la crescia sfogliata ripiena di prosciutto, formaggio o verdure; si tratta di una specialità cucinata fin dal tempo dei Montefeltro. Qui, però, a farla da padrone è il tartufo: bianchi pregiati o neri estivi, il nero invernale o il bianchetto primaverile. Tra i primi piatti segnaliamo l’eccellenza di tagliatelle, passatelli, ravioli e gnocchi tutti rigorosamente fatti a mano dalle signore che ogni mattina impastano e conditi, ovviamente, al tartufo. Di ottima qualità le carni, tutte locali, ci dicono: filetti e tagliate, che si sciolgono in bocca tanta la morbidezza e che possono essere tutte anche in questo caso al tartufo o con i funghi. Un’elegante e tipica locanda permette il pernottamento in camere molto silenziose e intime.
Carta dei vini
Seleziona i vini: il patron Umberto Fraternale. A 10 euro: Sangiovese dei Colli Pesaresi di Guerrieri e Lacrima di Morro d’Alba di Lucchetti. A 11 euro: Rosso Conero di Lagreste e Rosso Conero di Lanari. A 12 euro: Rosso Piceno Superiore di Burello.