Qualche giorno fa agli angoli delle vie Hung Hom e Sham Shui Po ad Hong Kong sono apparse centinaia di scatole di vino che ostruivano i passaggi pedonali. Le casse, per complessive 10.000 bottiglie di vino, erano state abbandonate da ignoti perché non commerciabili. Le autorità, avvertite dei ritrovamenti, hanno inviato squadre di poliziotti per impedire eventuali saccheggi. La notizia è stata comunicata dal South China Morning Post, il più autorevole quotidiano della città. Si tratterebbe di rosso a basso costo, etichettate come vino cileno dell’azienda Viña Cono Sur. La polizia ha chiesto l'aiuto dei funzionari doganali e degli esperti per indagare sull’origine del vino, sulla qualità del contenuto e sulla contraffazione delle etichette. Funzionari della società Viña Cono Sur si sono già incontrati con la polizia e hanno messo in luce diverse discrepanze nelle etichette tra cui un errore di ortografia nella ubicazione della cantina. Viña Cono Sur fa parte della prestigiosa azienda cilena Concha y Toro, la seconda società vinicola più grande del mondo. La contraffazione del vino è molto diffuso in Cina, dove il consumo sta rapidamente crescendo negli ultimi anni. Tuttavia il caso è insolito perché riguarderebbe vini di prezzo contenuto e non la falsificazione di Gran Cru di Bordeaux , sicuramente più costosi, come di solito avviene.