Abbiamo già dato il senso dell'incontro milanese con l'associazione Grands Crus de Bordeaux. Personalmente, ho degustato circa la metà dei vini proposti, seguendo l'itinerario della rinomanza o della curiosità. Segnalo i miei preferiti, premettendo che scegliere tra tanti Bordeaux del 2009 è un po' come selezionare una grande attrice dalla panchina di fronte a una scuola materna. Non solo è improbabile, ma anche un po' scandaloso.
Tra i Saint-Emilion Grand Cru, ho trovato setoso e potente, grazie a una buona spinta del Merlot, Château La Gaffelière, ma il mio preferito in questa fase infantile è stato Chateau Troplong Mondot.
Passando a Pomerol, emozioni dinnanzi a La Croix de Gay, intenso, con note olfattive di ribes, chiodo di garofano (poco, gentile, per fortuna, perché personalmente non amo questa spezie) e liquirizia.
A Listrac-Medoc abbiamo piacevolmente sorseggiato Château Clarke, ma è stato pochi metri in là (rispetto alla sala d'albergo, s'intende) nell'area Moulis-en-Médoc, che abbiamo provato il primo vero piacere, di un vino che avrei veramente bevuto e non solo degustato: Chasse-Speen, davvero succoso.
Nell'Haut-Médoc, incantato da dagli Châteaux Belgrave e Cantemerle, quest'ultimo caratterizzato da un finale perfetto, pulito. Nella zona di Margaux, invece, se ho trovato buono Château Brane-Cantenac, è stato Dauzac a meritarsi i tre +++ che sinteticamente segnavo sul carnet di fronte a un vino decisamente interessante. Stessa valutazione, tra i crus di Saint-Julien, per il troisieme cru Château Langoa Barton e per il deuxieme cru Léoville Barton, presente il proprietario, monsieur Barton. A Paulliac ci siamo soffermati su Château Grand-Puy-Lacoste e tra i Saint-Estèphe si è dimostrato intenso, quasi "grosso", Château Phélan Sègur, cui il tempo darà maggior grazia.
L'emozionante passeggiata si è conclusa tra i vini d'oro di Bordeaux. Da Barsac, interessante Château Coutet, mentre dulcis in fundo, tra i Sauternes davvero elegante Château La Tour Blanche, carezzevole al palato Château Lafaurie-Peyraguey, ma specialmente nobile, dal finale equilibrato e intenso (+++) Château Sigalas-Rabaud.