Le Langhe danno il benvenuto ai professionisti del vino. Per comprendere a fondo questa celebre regione produttiva e le sue eccellenze, la terza edizione di GrandiLangheDocg riserva a stampa, operatori e trade tre giorni di full immersion – 2, 3 e 4 aprile – secondo la formula già collaudata dell’evento diffuso. «Un vero e proprio eno-tour delle Langhe, con pranzi, cene e transfer programmati», ci spiega OrlandoPecchenino, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che organizza la kermesse biennale con il Consorzio del Roero e (da quest’anno) Albeisa.
Sempre più adesioni
Aumentano le aziende protagoniste – quasi 250 quest’anno, ciascuna con 3 vini in assaggio – e non solo. «Nel 2015 abbiamo registrato circa 300 presenze, ma Grandi Langhe Docg sta crescendo edizione dopo edizione, nel numero di partecipanti e nell’interesse dimostrato dal settore», prosegue Pecchenino. «La gran parte dei professionisti che aderiscono a Grandi Langhe Docg proviene dall’estero, in particolare dall’Asia, dagli Stati Uniti e dal Canada, ma anche dal centro e nord Europa. Gli ospiti stranieri rappresentano circa il 70% del totale».Per iscrizioni clicca qui
Grandi Langhe incontra Nebbiolo Prima 2017
Grande novità di questa terza edizione è la sinergia con l’associazione Albeisa e la sua manifestazione di punta, NebbioloPrima 2017, che va ad arricchire il programma di Grandi Langhe Docg. Un accordo che punta a ottimizzare risorse, comunicazione e visibilità, rispondendo meglio alle esigenze del trade e della stampa. «Abbiamo elaborato questa nuova formula anche per alleggerire il carico di lavoro e lasciare più libertà ai degustatori», racconta il presidente di Albeisa, AlbertoCorderodiMontezemolo.
Le annate in anteprima
All’anteprima delle ultime annate di Nebbiolo Docg – Barolo 2013 e Riserva 2011, Barbaresco 2014 e Riserva 2012, Roero 2014 e Riserva 2013 – partecipa una sessantina di giornalisti, solo su invito. «Si tratta di un tasting molto tecnico, suddiviso per denominazione, Comune e vigna, dove le circa 250 aziende partecipanti quest’anno presentano un solo vino», precisa Cordero di Montezemolo. Nebbiolo Prima si svolge di mattina al Palazzo Mostre e Congressi di Alba. Stesse Cantine, diversa formula per Grandi Langhe Docg: «Nel pomeriggio la stampa può approfondire la degustazione di una tipologia o di un’azienda, presentandosi al banco d’assaggio e confrontandosi direttamente con il produttore», spiega il presidente dell’Albeisa.
Focus: vino e territorio
Il punto di forza della manifestazione risiede nel binomio tra vino e territorio. Il programma dei tre giorni fa tappa in alcune delle più note località d’origine, tra castelli e suggestive dimore storiche dove i produttori presentano le loro migliori etichette a Docg. Al Barolo sono dedicate le degustazioni del 2 aprile nel Comune di La Morra e al Castello di Barolo (in foto); poi il 4 aprile a Monforte d’Alba, insieme al Dogliani Docg, e al Castello di Grinzane Cavour, con il Dianod’Alba Docg.
L'unico bianco protagonista
Il 3 aprile il Barbaresco è protagonista a Neive, mentre il Castello di Guarene, restaurato da poco, ospita i produttori del Roero e RoeroArneis, «l’unico bianco protagonista dell’evento» precisa FrancescoMonchiero, presidente del Consorzio di tutela del Roero. «Spingiamo le aziende del territorio a portare in degustazione entrambe le tipologie. È ancora diffusa l’idea che le Langhe siano una regione vinicola di soli rossi: uno stereotipo da superare. E il mercato ci sta dando ragione»
In foto: il Castello di Barolo