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Già, il vino già pronto a dicembre di Fontanafredda

7 Dicembre 2010 Elena Erlicher
GiÀ non è un vino Novello, ma a soli due mesi dalla vendemmia è “già” pronto per essere bevuto. È la nuova etichetta proposta dalla Cantina piemontese Fontanafredda di Serralunga d’Alba, nelle Langhe, e sarà in vendita al pubblico a partire dall’8 dicembre. GiÀ è un’anteprima della vendemmia 2010 che si è da poco conclusa e recupera un’antica tradizione delle campagne albesi, che vedeva i vignaioli imbottigliare il vino nuovo già a novembre per la festa di San Martino. Oggi, grazie alle moderne tecniche e ad approfondite ricerche e sperimentazioni, Fontanafredda è in grado di riportare in vita questa vecchia usanza contadina. È un Langhe Rosso Doc e nasce da uve Dolcetto, Barbera e Nebbiolo raccolte in vigneti appositamente selezionati. Le tre varietà sono vinificate separatamente con una fermentazione dei grappoli di circa 7 giorni (un po' più a lungo per il Nebbiolo) e successivamente sono assemblate. Il vino affina poi in acciaio prima dell'imbottigliamento. È un rosso estremamente leggero con soltanto 11% vol. Una gradazione volutamente ricercata attraverso la gestione dei tempi di vendemmia e delle rese in vigneto, e poi in cantina con tecnologie naturali. Il risultato è un vino fresco e fragrante, di colore rosso rubino, che al naso evidenzia note intense e fruttate e in bocca è piacevolmente secco, armonico e vellutato con retrogusto di mandorla. GiÀ è un vino particolarmente innovativo sia nel contenuto sia nell’aspetto. È proposto nell'insolito  formato da 1 litro, adattandosi alle nuove esigenze di mercato per un consumo ideale a casa in famiglia e per le occasioni di festa al ristorante. Inoltre, ha una confezione eco-friendly: la bottiglia, infatti, è realizzata con l’85% di vetro riciclato e l’etichetta è stampata su carta riciclata con colori a base vegetale. «Le principali valenze di GiÀ», dice Giovanni Minetti, direttore generale di Fontanafredda, «rimangono certo quelle legate alla tradizione, espressa sia nel rievocare l’antica abitudine dei vignaioli piemontesi di imbandire le mense con il vino nuovo spillato da San Martino in poi, sia per la materia prima, perché nasce dalle uve più tipiche e apprezzate delle Langhe. Credo però che il vero punto di forza di GiÀ sia la sua bassa gradazione alcolica, che lo rende piacevole, leggero e buono da bere subito, unita a un carattere tipicamente piemontese». Prezzo medio in enoteca: 13-15 euro.

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