È partita la campagna "Genagricola. Le Generali che non ti aspetti", presentata ieri pomeriggio in piazza Cordusio, alla presenza dell'amministratore delegato di Generali Italia, Philippe Donnet, dell'amministratore delegato di Genagricola, Alessandro Marchionne, e dell'enologo consulente per la tenute vitivinicole, Riccardo Cotarella. La campagna di comunicazione mira a coinvolgere il grande pubblico, verte attorno all'Expo, e si compone di un film (guarda qui), di una caccia al tesoro interattiva in diverse zone di Milano (i partecipanti dopo aver scaricato l'app Generali Italia dovranno fotografare almeno 5 floor stickers disseminati per le strade) e di una nuova pagina Facebook "Genagricola. Le Generali che non ti aspetti".
Genagricola: la più grande società agroalimentare italiana
In vero, il mondo del vino dovrebbe sapere che la Compagnia assicurativa triestina vanta diverse tenute viticole (8 in Italia e 1 in Romania), tra le quali le ben note Torre Rosazza e Borgo Magredo. Ma è un dato di fatto che le prospettive possono essere ancor più luminose, portando all'attenzione degli appassionati questa immensa realtà enologica che oggi pesa solo il 30% sul fatturato di Genagricola. Per comprendere di cosa stiamo parlando, bisogna inannzitutto ricordare che Genagricola è la maggiore società agroalimentare italiana per estensione territoriale, e tra le principali in Europa, con 24 aziende agricole, per un totale di 14.000 ettari di terreno tra Italia e Romania e, precisamente, 760 ettari di vigna. Un'altra curiosità, che convalida il ruolo da protagonista di Generali nella storia della agricoltura nazionale: la prima tenuta fu acquistata nel 1851, Ca' Corniani a Caorle (1.700 ettari) e fu il primo esempio di bonifica privata in Italia.