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Gabriella Tani lascia l’enologia

12 Ottobre 2012 Maria Cristina Beretta
L’enologo toscano Gabriella Tani lascia il mondo del vino. Ha iniziato in sordina questa estate, preferendo affidare buona parte delle aziende ai suoi collaboratori. Concluderà il suo impegno alla spicciolata entro quest’anno. «Ho esaurito un ciclo della mia vita, cercando di farlo nel modo migliore: con passione e senza sgomitare», ha raccontato a chi scrive. «Non ho ricercato il successo ma ho ricevuto dimostrazioni di stima e di affetto che mi hanno fatto capire l’importanza del mio operato». LE CONSULENZE IN TOSCANA E UMBRIA - Gabriella Tani ha iniziato le consulenze negli anni 1985-1987 con aziende che hanno raccolto i riconoscimenti più ambìti. Attualmente era impegnata in Toscana con le Cantine: Agricola Sesta, Camporignano, Casaloste, Castelli di Grevepesa, Cennatoio, I Greppi, La Sala, Paterna, Poggio La Noce, Spalla e Gerardi, Tenimenti Ricci, Viticcio e in Umbria con Le Velette, Casa vinicola storica in cui aveva mosso i primi passi della professione. LA DECISIONE DI TRASFERIRSI ALL'ESTERO - Alla base della decisione di chiudere un capitolo della sua vita si intravede una tensione di lavoro sempre più alta, con richieste alla ricerca del massimo quando, è noto, di fronte ad una commissione di giudici non sempre vincono i migliori. Nel futuro dell’enologo c’è la volontà di: “non voler fare programmi”,  amici sinceri, affetti nuovi e una nuova casa in Europa, in un Paese con un “clima non molto diverso da quello italiano”. E poi… tutto potrebbe accadere, persino un  ritorno sul filo della nostalgia.

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