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Franco Biondi Santi, 90 anni festeggiati in splendida forma

25 Gennaio 2012 Emanuele Pellucci
Così come i suoi vini centenari che invecchiano, pardon maturano, lentamente senza perdere struttura, eleganza e brillantezza, così Franco Biondi Santi si è presentato ieri a un gruppo di amici produttori e giornalisti che lo hanno voluto festeggiare per i suoi 90 anni appena compiuti. Accompagnato dal figlio Jacopo e dalla nipote Simonetta Valiani (titolare della piccola azienda Le Chiuse, già tra i migliori cru del Brunello Biondi Santi Riserva), il patriarca dei vini montalcinesi è apparso in splendida forma al pranzo in suo onore che si è tenuto al ristorante gourmet Silene di Pescina di Seggiano, ai piedi del Monte Amiata. Promotori dell’iniziativa Gianfranco Soldera, produttore storico di seconda generazione del Brunello, e il giornalista Andrea Cappelli. Tra gli altri anche i titolari delle aziende montalcinesi Salvioni, Le Potazzine, Paradiso di Manfredi, Campi di Fonterenza, il direttore di Col d’Orcia, Edoardo Virano, e padre Andrea dei monaci dell’Abbazia di Sant’Antimo, che ha proprio in Franco Biondi Santi uno dei più appassionati sostenitori. Al termine del pranzo, i cui piatti erano accompagnati dai vini del Greppo (Rosato 2008, Rosso di Montalcino 2008, Brunello 2005 e 1997), gli sono stati consegnati alcuni doni tra cui una targa celebrativa firmata da tutti i presenti. Nel ringraziarli, ha ripercorso alcune tappe della sua lunga e proficua vita (è nato l’11 gennaio 1922 da Anna Tomada e Tancredi Biondi Santi), ricca di soddisfazioni, ricordando «di aver tentato anche di diventare senatore» e di essere comunque «gratificato dall’essere qui tra amici». In realtà, qualcuno ha osservato che forse un festeggiamento più istituzionale non sarebbe stato male considerato il “monumento” che la famiglia Biondi Santi rappresenta per Montalcino e i suoi vini. È stato comunque un piacere trovare un Franco Biondi Santi in splendida forma dopo l’incidente casalingo dello scorso anno. Segno che l’aria di campagna e il buon vino non solo allungano la vita ma lo fanno in modo graduale, proprio come la maturazione del Brunello nelle cantine ultracentenarie del Greppo.

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