Dopo l’istituto agrario, Florian Gojer s’iscrive alla facoltà di Viticoltura ed enologia e matura esperienze all’estero, in California e a Weinsberg, in Germania. Nel 2009 è pronto a entrare ufficialmente nell’azienda dei genitori.
«I primi ricordi legati al vino risalgono all’infanzia. In tavola c’era sempre una bottiglia: papà e nonno non hanno mai rinunciato al loro bicchiere durante il pasto», racconta Florian che con i genitori porta avanti l’azienda di famiglia Glögglhof, tra le dolci colline di Santa Maddalena ai margini di Bolzano.
Ogni vendemmia è una nuova sfida
«La mia passione è sbocciata durante l’adolescenza, quando ho capito la complessità di questo mondo. Ogni anno è una sfida, ma anche la possibilità di dimostrare il proprio valore e migliorarsi. Siccome siamo una realtà a conduzione famigliare, mi occupo delle operazioni di cantina, ma seguo anche le vigne e il commerciale. Possediamo 8,5 ettari: le uve rosse crescono nella zona classica di Santa Maddalena e nella pianura altoatesina; i bianchi a Cornedo all’Isarco».
I progetti per il futuro di Glögghof
I terreni in forte pendenza e la pergola richiedono un grande lavoro manuale. «Per noi la produzione è un processo creativo: dal germogliamento fino al raccolto, assistiamo allo sviluppo delle viti nel rispetto delle naturali differenze tra le annate, cercando di mantenere intatti la tipologia e il carattere dei vitigni». Progetti per il futuro? «Sono in corso dei lavori in cantina, in particolare per la creazione di un’area adibita alla lavorazione e all’affinamento dei rossi. Ci sarà anche una sala degustazione nuova, con vista panoramica sui vigneti e sulla conca di Bolzano».
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