C’è spesso un viaggio dietro la nascita di una Casa vinicola. È stato così anche per Antonio Moretti, imprenditore aretino che verso la fine degli anni Novanta si reca per diletto in Val di Noto e ne rimane incantato. Resta affascinato in particolare da una costruzione netina in stile tardo barocco, e decide di farne un’azienda produttrice di etichette d’eccellenza. Questa la storia, neanche troppo romanzata, di Feudo Maccari.
Oggi, a distanza di non molti anni, la proprietà si è dotata di una nuova imponente cantina: oltre 1700 metri quadrati complessivi suddivisi in tre livelli. Il piano seminterrato, di circa 700 metri quadrati, accoglie botti, barriques e tonneaux; il primo piano è destinato alla fermentazione e alla tinaia per la vinificazione termo condizionata in vasche tronconiche di acciaio inox; il terzo piano, 500 metri quadri, ospita gli uffici amministrativi, il laboratorio di analisi, il magazzino e gli spazi di degustazione.
Per festeggiare la nuova struttura si è stappato il Moscato Sultana 2009, primo vino dolce di Feudo Maccari. Presentato ufficialmente durante lo scorso Vinitaly, sarà distribuito dal prossimo settembre in soli 2000 attesissimi esemplari.