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Export vinicolo 2016 in Usa: buone notizie!

22 Giugno 2016 Civiltà del bere
Buone notizie da oltreoceano per i nostri produttori. L'inizio del 2016 lancia segnali positivi per il vino italiano in Usa, dove l'export del Bel Paese registra una crescita in quantità (+4,7%) e soprattutto valore (+6%). Questi dati, relativi ai primi quattro mesi dell'anno, "sono particolarmente significativi specie se paragonati alla riduzione verificatasi nelle importazioni da due dei principali paesi concorrenti dell’Italia quali l’Australia e l’Argentina", ha spiegato Lucio Caputo, presidente dell'Italian Wine & Food Institute di New York, in una nota diffusa qualche giorno fa.

Il vino italiano in Usa

Nel primo quadrimestre 2016 le importazioni di vino in Usa sono cresciute complessivamente dell'1,2% in quantità (3.017.190 ettolitri, contro i 2.981.400 del medesimo periodo nel 2015) e del 7,2% in valore (1.300.204.000 dollari invece di 1.212.254.000). Le quote di mercato vedono ancora ben salda al vertice l'Italia, che vale il 27,8% della quantità e il 33% del valore totale: rispettivamente 839.170 ettolitri e 429.197.000 dollari.

Export vinicolo 2016: chi si divide il mercato

Il Cile è secondo sul podio per quantità - con 551.640 ettolitri si aggiudica il 18,3% del mercato - ma in valore copre solo il 6,7% (86.551.000 dollari). Situazione che si inverte per l'Australia, terzo importatore per quantità (473.900 ettolitri) con un valore di 117.840.000 dollari, e ancor più per la Francia, che sale al quarto posto per volume (359.970 ettolitri) e al secondo in valore (297.306.000 dollari). Frana l’Argentina, ancora in quinta posizione per quantità di vino importato, che vede una riduzione con 252.550 ettolitri (369.230 nel 2015) e per 82.999.000 dollari (92.939.000 nel 2015).

Chi sale e chi scende

Mentre Australia e Argentina perdono, rispettivamente, l'11% e il 31,5% in quantità e il 9,3% e 10,7% in valore nel 2016, la situazione di altri nostri competitor è più articolata. Il Cile, ad esempio, vede aumentare del +8,9% la quantità e diminuire del 2,8% il valore dell'export vinicolo, già contenuto. La Francia rimonta e guadagna posizioni, crescendo del 23% in quantità e del 17,1% in valore.

Focus bollicine: Italia vs Francia

Una tipologia particolarmente amata dal mercato statunitense è quella dei vini spumanti, che nel 2016 segna una crescita decisa in quantità e valore. L'import complessivo di bollicine in Usa ammonta a 230.620 ettolitri (rispetto ai 206.460 del 2015) per 202.431.000 dollari (182.903.000 nel 2015). Stavolta, il podio è diviso tra Italia, che domina il mercato per quantità (59,9%, con un incremento del 45,3% dal 2015), e la Francia, che pur coprendo il 21,6% del mercato in quantità, vale ben il 53% dell'import complessivo: 107.634.000 dollari, in leggero calo rispetto al 2015 (108.248.000 dollari). Consulta i dati elaborati dall'Italian Wine&Food Institute 

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