È lo strumento con cui si misura il tasso etilico presente nel fiato, in dotazione alla polizia stradale per accertare se un conducente ha ingerito una quantità eccessiva di alcol e non avrebbe dovuto mettersi alla guida. Le polemiche suscitate finora dai provvedimenti presi da Governo e Parlamento per mettere un freno alle stragi provocate da ubriachi al volante si sono appuntate sulla misura del tasso alcolemico tollerato, che molti considerano troppo bassa, più che sullo strumento in sé. Ma in realtà la gente comune ha paura proprio dell’etilometro: si raccontano storie allarmanti di chi, a causa di un tasso etilico appena superiore al consentito, è passato dalla parte del torto pur avendo ragione e si è visto ritirare la patente. Sta di fatto che il timore di dover soffiare in questo apparecchio sta facendo crollare i consumi fuori casa e nei ristoranti. Attenzione: quello del vino è il comparto più brillante dell’agricoltura italiana, ma basta un soffio per metterlo fuori gioco.
