Ieri sera, dopo una grave malattia e a soli 45 anni, è morto Lucio Mastroberardino, presidente dell'Unione italiana vini e proprietario della storica azienda Terredora di Montefusco (Avellino). Figura di spicco del panorama enologico nazionale e esponente di una delle famiglie che ha rifondato la viticoltura in Irpina, Mastroberardino ha ricoperto numerosi incarichi di responsabilità: oltre a guidare l'Unione italiana vini, ultimamente aveva accettato di condurre il Consorzio dei vini irpini e aveva dato il proprio contributo in Confagricoltura.
Dopo la laurea in Enologia, egli aveva iniziato a lavorare nell’azienda fondata da padre Walter nel 1993 dopo la divisione della Mastroberardino. Si è sempre impegnato per la valorizzazione dei vitigni autoctoni, primi fra tutti Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Aglianico. La sua visione del vino era fondata su un uso accorto della tecnologia e del legno, mai sovrastante: le etichette Terredora hanno sempre accostato l'alta qulità a un carattere territoriale ben definito.
A tutta la famiglia Mastroberadino vanno le più sentite condoglianze degli amici di Civiltà del bere.