Quali sono le ultime novità della ristorazione (aperture, spostamenti, cambi al vertice…) nelle 20 città più popolose d’Italia? Ecco cosa vale davvero la pena provare se vi trovate a Catania.
Abbiamo individuato alcuni locali dove suggeriamo di mangiare nel 2019. Perché sono nuovi o aperti da un paio d’anni, profondamente rinnovati nell’ambiente, nella cucina o nella gestione, guidati da giovani o che hanno vissuto da poco cambi generazionali che li hanno rivoluzionati. Insomma buone tavole (non necessariamente solo “creative”, ma anche ottime trattorie o locali etnici) consigliate a chi è in cerca di novità e vuole anche bere bene.
Amocù
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Il primo esperimento riuscito di un ristorante fusion in città. Nel centro di Catania a poca distanza da corso Italia. La Catania che ama l’aperitivo di tendenza e la cena informale e spiritosa sceglie questo locale dove si spazia dalle tapas al sushi. Cucina internazionale con buona commistione di stili e provenienze. Consigliati il ceviche e i futomaki. Locale esteticamente bello con interni molto curati dal design contemporaneo, d’estate si mangia fuori. Carta dei vini ricca e dettagliata che spazia tra Italia ed estero dando così la possibilità di bere molto bene. Il ristorante è di Nunzio di Bella e di Fortunato Fasanaro, proprietari anche di un altro locale trendy a Catania che è Pepe nero. Si spendono circa 50 euro.
via Vecchia Ognina 147/b – 095.38.29.88
www.amocu.it
Fud Off
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Da un’idea di Andrea Graziano, noto imprenditore di Fud, è il regno incontrastato della chef Valentina Chiaramonte e del bartender Domenico Cosentino. Ambiente informale, intimo e soffuso. Valentina propone piccoli assaggi e piatti dal sapore deciso e mai scontato, che ben si accompagnano alla ricca proposta dei cocktail, che spaziano da quelli classici alle creazioni innovative del bartender. Imperdibili il panino soffice con panelle, ricci, gamberi e lime, il foie gras su crostone con marmellata di agrumi e il crostone con ’nduja, burrata e peperone crusco. Carta dei vini contenuta ma prestante. Servizio cordiale e attento. Dai 15 euro per una base di cocktail e tapas a salire.
via Santa Filomena 28 – 347.13.60.586
www.fudoff.it
Sapio
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A pochi passi dal centralissimo corso Italia, è il locale rivelazione del giovane chef Alessandro Ingiulla. Il ristorante è aperto da appena due anni, ma già lo scorso novembre ha conquistato la stella Michelin, la prima volta di un ristorante a Catania. La sala è elegante, appena 15 coperti, con uno dei tavoli in un ambiente separato e circondato da bottiglie di vino, il tutto in un’atmosfera molto accogliente. In sala è coadiuvato da Roberta Cozzetto. Il giovane Ingiulla propone una cucina gourmet che coniuga tecnica affilata, buona conoscenza della materia prima e una giusta dose di creatività. Consigliati il “vitello tonnato a modo nostro” e i ravioli al pecorino siciliano stagionato Dop. Servizio attento. Carta dei vini curata, non amplissima ma che spazia tra la Sicilia, con l’Etna protagonista, e alcuni terroir importanti all’estero. Si spendono sui 70 euro.
via Messina 235 – 095.09.75.016
www.sapiorestaurant.it
Uzeta Bistrò
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Aperto nel 2016, dall’idea di Francesco Distefano e Giorgio Franceschino, un bistrò siciliano presso il quale passare una serata informale, bere ottimi drink e stuzzicare sfiziose tapas declinate alla siciliana. Lo chef, Giuseppe Pastura, propone una cucina in chiave giovane e smart costellata di piccole tapas che accompagnano gli ospiti fino a tardi, tra un cocktail e un bicchiere di vino. Vivamente consigliato l’uovo poché con la salsa e spuma di parmigiano, insieme al caprino croccante con salsa agropiccante e agli arrosticini di polpo. Impossibile sceglierne solo uno. Carta dei vini e delle birre incentrata esclusivamente sul territorio siciliano. Prezzo medio per bevanda e più tapas, 20 euro.
via Penninello 41 – 095.25.03.374
Facebook Uzeta Bistrò Siciliano
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