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Dove cenare a Catania. Le nuove mete gastronomiche.

29 Agosto 2019 Fabrizio Carrera
Dove cenare a Catania. Le nuove mete gastronomiche.

Quali sono le ultime novità della ristorazione (aperture, spostamenti, cambi al vertice…) nelle 20 città più popolose d’Italia? Ecco cosa vale davvero la pena provare se vi trovate a Catania.

Abbiamo individuato alcuni locali dove suggeriamo di mangiare nel 2019. Perché sono nuovi o aperti da un paio d’anni, profondamente rinnovati nell’ambiente, nella cucina o nella gestione, guidati da giovani o che hanno vissuto da poco cambi generazionali che li hanno rivoluzionati. Insomma buone tavole (non necessariamente solo “creative”, ma anche ottime trattorie o locali etnici) consigliate a chi è in cerca di novità e vuole anche bere bene.

Amocù

Il primo esperimento riuscito di un ristorante fusion in città. Nel centro di Catania a poca distanza da corso Italia. La Catania che ama l’aperitivo di tendenza e la cena informale e spiritosa sceglie questo locale dove si spazia dalle tapas al sushi. Cucina internazionale con buona commistione di stili e provenienze. Consigliati il ceviche e i futomaki. Locale esteticamente bello con interni molto curati dal design contemporaneo, d’estate si mangia fuori. Carta dei vini ricca e dettagliata che spazia tra Italia ed estero dando così la possibilità di bere molto bene. Il ristorante è di Nunzio di Bella e di Fortunato Fasanaro, proprietari anche di un altro locale trendy a Catania che è Pepe nero. Si spendono circa 50 euro.

via Vecchia Ognina 147/b – 095.38.29.88
www.amocu.it

Fud Off

Da un’idea di Andrea Graziano, noto imprenditore di Fud, è il regno incontrastato della chef Valentina Chiaramonte e del bartender Domenico Cosentino. Ambiente informale, intimo e soffuso. Valentina propone piccoli assaggi e piatti dal sapore deciso e mai scontato, che ben si accompagnano alla ricca proposta dei cocktail, che spaziano da quelli classici alle creazioni innovative del bartender. Imperdibili il panino soffice con panelle, ricci, gamberi e lime, il foie gras su crostone con marmellata di agrumi e il crostone con ’nduja, burrata e peperone crusco. Carta dei vini contenuta ma prestante. Servizio cordiale e attento. Dai 15 euro per una base di cocktail e tapas a salire.

via Santa Filomena 28 – 347.13.60.586
www.fudoff.it

Sapio

A pochi passi dal centralissimo corso Italia, è il locale rivelazione del giovane chef Alessandro Ingiulla. Il ristorante è aperto da appena due anni, ma già lo scorso novembre ha conquistato la stella Michelin, la prima volta di un ristorante a Catania. La sala è elegante, appena 15 coperti, con uno dei tavoli in un ambiente separato e circondato da bottiglie di vino, il tutto in un’atmosfera molto accogliente. In sala è coadiuvato da Roberta Cozzetto. Il giovane Ingiulla propone una cucina gourmet che coniuga tecnica affilata, buona conoscenza della materia prima e una giusta dose di creatività. Consigliati il “vitello tonnato a modo nostro” e i ravioli al pecorino siciliano stagionato Dop. Servizio attento. Carta dei vini curata, non amplissima ma che spazia tra la Sicilia, con l’Etna protagonista, e alcuni terroir importanti all’estero. Si spendono sui 70 euro.

via Messina 235 – 095.09.75.016
www.sapiorestaurant.it

Uzeta Bistrò

Aperto nel 2016, dall’idea di Francesco Distefano e Giorgio Franceschino, un bistrò siciliano presso il quale passare una serata informale, bere ottimi drink e stuzzicare sfiziose tapas declinate alla siciliana. Lo chef, Giuseppe Pastura, propone una cucina in chiave giovane e smart costellata di piccole tapas che accompagnano gli ospiti fino a tardi, tra un cocktail e un bicchiere di vino. Vivamente consigliato l’uovo poché con la salsa e spuma di parmigiano, insieme al caprino croccante con salsa agropiccante e agli arrosticini di polpo. Impossibile sceglierne solo uno. Carta dei vini e delle birre incentrata esclusivamente sul territorio siciliano. Prezzo medio per bevanda e più tapas, 20 euro.

via Penninello 41 – 095.25.03.374
Facebook Uzeta Bistrò Siciliano

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