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Donne e alcol: aumenta il consumo nel mondo

9 Novembre 2016 Emanuele Pellucci
Se negli ultimi 20 anni il numero delle fumatrici è cresciuto del 60% (addirittura triplicata la quota di chi fuma oltre 20 sigarette al giorno), tanto che ormai sono più le donne a fumare degli uomini, anche nel settore degli alcolici quello che un tempo era definito “il gentil sesso” non scherza. In molti Paesi occidentali, infatti, le donne ormai consumano prodotti alcolici in quantità pari a quelle degli uomini.

La ricerca in Europa e Nord America

A sostenerlo sono alcuni ricercatori australiani e americani, sulla base di numerosi studi internazionali effettuati su oltre 4 milioni di persone, per il 39,7% in Europa e il 36,7% nell’America del Nord. La maggior parte di questi ricercatori lavora al Centro nazionale di ricerca sulle droghe e l’alcol dell’Università del Nuovo Galles del Sud (Australia).

Consumo e abuso

Tra i dati emersi dalla ricerca, risulta come questa convergenza tra il consumo degli uomini e delle donne sia più evidente tra i giovani adulti. La diminuzione del gap è avvenuta soprattutto negli ultimi tempi, sia per il consumo di alcol in generale che per l'abuso in quantità eccessive. Gli stessi ricercatori, in un articolo pubblicato sulla rivista British Medical Journal, rilevano che tra le persone nate nel ventennio 1891-1910 “gli uomini erano 2,2 volte più suscettibili delle donne al consumo di alcol, 3 volte di più a un consumo eccessivo e addirittura 3,6 volte ad essere colpiti da effetti nefasti legati all’alcol”.

Donne e alcol, tra i 16 e i 25 anni crolla il gap

Se invece prendiamo in considerazione il decennio 1991-2000, giovani che oggi hanno un’età tra i 16 e i 25 anni, vediamo come questo gap è addirittura crollato, rispettivamente a 1,1 volte, 1,2 e 1,3. Nella maggioranza dei casi la diminuzione della forbice è da imputare proprio all’aumento del consumo femminile, tanto che alcuni degli studi effettuati da questi ricercatori evidenziano un calo nel consumo d’alcol presso gli uomini. Non c’è dubbio, e questo è emerso anche da alcuni studi affrontati, che tali cambiamenti sono attribuibili all’evoluzione dei ruoli sociali nei rapporti uomo-donna e anche dai contesti nei quali l’alcol viene consumato.

Nuove politiche per la sanità pubblica

Tutto ciò, sottolineano i ricercatori australiani e americani, porta a dover ripensare le politiche della sanità pubblica se si vuole combattere efficacemente i costi sociali legati all’alcol, storicamente ritenuto un fenomeno prettamente maschile. D’altra parte, l’alcol è considerato uno dei fattori di rischio più importanti per la salute e causa la morte di circa 5 milioni di persone all’anno nel mondo.

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