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Don Giovanni di Fornasetti: l’ultima, attesa collezione

28 Novembre 2017 Alessandro Torcoli
A distanza di poche ore abbiamo ammirato due artisti: la cucina di Antonio Guida e il design di Barnaba Fornasetti. Al ristorante Seta dell’hotel Mandarin, due stelle Michelin avvolte in un’atmosfera minimalista, i tavoli sono apparecchiati con piatti onirici, ironici e radiosi pur nel rigore del bianco e nero: è uno splendido servizio firmato Fornasetti, una scelta di stile che impreziosisce l’esperienza di un pasto speciale. Per una volta, non ci addentriamo nei dettagli gastronomici, ma apprezziamo l’arte decorativa, quel design che è ulteriore vanto italiano. Ci spostiamo dunque da via Monte di Pietà a Corso Venezia.    

Un universo ellittico ed enigmatico

Dei 13 mila disegni del patrimonio Fornasetti, cui se ne aggiungono sempre di nuovi, molti rimandano a un universo ellittico, enigmatico che ci ricordano il dissoluto punito, l’ingannatore per antonomasia, il Don Giovanni che sostiene il peso di relazioni che ruotano attorno a sé, finché non crollano, portandoselo all’inferno.

La nuova collezione di Fornasetti

Eccolo, il Don Giovanni di Fornasetti, infilzato dalle sue donne e dai troppi inganni. Così è ritratto nella nuova collezione, presentata il 16 novembre a Milano, in uno showroom che è un museo, tutto da vedere. Ci siamo andati, attratti dalla stima per Fornasetti e dalla passione per quest’opera immortale di Wolfgang Amadeus Mozart.    

Oggetti preziosi in edizione limitata

Barnaba Fornasetti, figlio di Piero, non ama le scadenze. Per lui una collezione non deve seguire il rito di una uscita annuale obbligatoria. Si tratta piuttosto di un moto artistico, di un filo conduttore per edizioni limitate, oggetti preziosi uniti da un tema. La precedente, presentata allo scorso Salone del Mobile, era centrata sull’astronomia ("Astronomici").

Don Giovanni e Anna, la "donna spezzata"

Ad esempio, del vaso che raffigura il cosiddetto Don Giovanni "infilzato" ne sono stati creati 199 pezzi (prezzo € 2.200). I mobili sono sempre numerati, i vasi a tiratura limitata. Il simbolo della collezione è la “donna spezzata”, donna Anna naturalmente, raffigurata anche – in una seconda versione – con una mascherina molto teatrale, ma anche simbolica.    

Chi produce la collezione Don Giovanni Fornasetti

La “collezione” Don Giovanni comprende 33 pezzi da € 170 a € 24.000 (un mobile vetrina, a cilindro). Si tratta di artigianato di alto livello: la Casa milanese ha in forze cinque pittori-decoratori diplomati a Brera, il legno è lavorato da abili falegnami brianzoli. I pezzi più pregiati richiedono sei mesi di lavoro.

La musa è Lina Cavalieri, "donna più bella del mondo"

Una curiosità: il dolce volto femminile, che in questo caso è stato adattato all’epos di Don Giovanni ma che compare quale decoro in tanti pezzi di Fornasetti è quello di Lina Cavalieri (1874-1974), attrice e soprano che D’Annunzio definì, con la consueta moderazione "la donna più bella del mondo".   In foto: Don Giovanni (vassoio, diametro 60 cm) e donna Anna (piatto)

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