Dopo dieci anni di successi, cambia nome e... molto altro. La “Guida ai vini del Friuli Venezia Giulia” si chiamerà infatti "Italian Top Wines from Friuli Venezia Giulia", rinnovando la sua immagine e i suoi contenuti in linea con le tendenze più attuali della comunicazione. Le quattro Camere di Commercio regionali (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine nel ruolo di capofila) hanno deciso di continuare la loro speciale esperienza editoriale in campo vitivinicolo, ma operando una radicale trasformazione, nata dal confronto con i produttori e i fruitori della Guida e che tiene conto anche degli esiti di un sondaggio online realizzato la scorsa estate.
La nuova proposta farà leva principalmente su due fattori: una diversa tipologia di selezione enologica per raggiungere un target più mirato e l’adeguamento dello strumento che avrà una marcata componente tecnologica. La “edizione zero” – la prima di una nuova serie – sarà presentata in una occasione particolarmente significativa per il settore enologico: attraverso un importante evento a Verona, in occasione di Vinitaly 2012. Dopo l’esordio, si punta a riprendere la consueta tabella di marcia, con il prelevamento dei campioni in tarda primavera, le degustazioni dei vini in estate e la presentazione nel tardo autunno.
Oltre al nuovo nome, “Italian Top Wines from Friuli Venezia Giulia” che permette anche di collocare con immediatezza la produzione locale nel panorama del made in Italy di grande appeal all’estero –, altre novità riguarderanno le modalità di selezione, con una soglia minima di accesso e due fasce di valutazione (exquisite ed excellent) e nuove schede con dati tecnici di produzione; ma ci sarà anche una lista dei vini degustati con l’evidenza di quello con il maggior punteggio e dei vini inseriti in una top wine list, che varierà di anno in anno. Il target punterà agli operatori del settore (ristoratori, enotecari, importatori, distributori, organi di stampa), oltre che all’enoturista. La forma sarà duplice: un volume cartaceo “pluriennale” (corredato dalla presentazione del territorio e da informazioni enologiche) con una parte “mobile” per gli aggiornamenti annuali. È prevista anche una versione digitale, un sito internet da cui scaricare l'applicativo per smartphone (con Qr code).