La vendemmia nell’emisfero sud è terminata e ora arrivano i primi resoconti. Partendo dal Sudafrica, dove il raccolto è stato prolungato e tardivo, fino ad arrivare alla Nuova Zelanda, dove invece si registra qualche criticità in più, le nuove annate sembrano ben promettere. Dal Sudamerica arrivano notizie positive per il Cile, che sta assorbendo la quota di mercato del vino australiano in Cina.
Per approfondimenti: Wine.Co.Za., The drinks business e Vino Joy News
Si è da poco conclusa la vendemmia in Sudafrica. Qui, grazie a un raccolto prolungato e tardivo dato da una maturazione delle uve più lenta della media degli ultimi anni e ottima per lo sviluppo dei colori e degli aromi, si spera già in un buon risultato per i vini del 2021.
Una vendemmia lunga e tardiva in Sudafrica
Secondo la produttrice dell’area di Nederburg, Isabel Teubes: «Un altro segno distintivo della nuova annata sono stati i livelli alcolici generalmente più bassi». L’uva è arrivata sana e fresca in Cantina. Continua la viticoltrice: «Sia per i rossi che per i bianchi, il clima che ha preceduto la vendemmia è stato molto favorevole» (Wine.Co.Za.).
La carenza di Sauvignon blanc in Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda, il secondo produttore mondiale di Sauvignon blanc dopo la Francia, potrebbe non essere in grado di soddisfare la domanda globale di tale vino nel 2021, a causa di “un raccolto eccezionalmente piccolo”. Su The drinks business si legge che “le rese del Sauvignon blanc nella sola Marlborough sono in calo del -30%“. Le cause sono da ricercare nella siccità e nei danni inflitti dalle gelate primaverili. Ma ci sono comunque anche delle buone notizie per i produttori di vino della più grande regione vinicola della Nuova Zelanda, perché anche qui la qualità del nuovo raccolto è ritenuta “eccezionale”.
Intanto cresce il mercato del vino cileno, soprattutto verso la Cina
Nel primo trimestre del 2021 le esportazioni di vino cileno in Cina sono aumentate del +42,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. Grazie all’accordo di libero scambio tra i due Paesi, il vino sudamericano si è rivelato per il commercio cinese un perfetto “sostituto” di quello australiano, ora e per i prossimi cinque anni soggetto a pesanti dazi da parte della Cina. Concha y Toro, il principale esportatore di vino cileno, ha confermato il trend di crescita positivo registrando una crescita dell’export in Cina che tocca addirittura +128% (Vino Joy News).
Foto di apertura: © VinoJoy News – iStock
Questa notizia fa parte della rassegna stampa internazionale di Civiltà del bere. Per riceverla gratuitamente una volta a settimana in formato newsletter iscriviti qui.