L’apprezzamento nei confronti del vino negli ultimi cinque anni è cresciuto. Ad affermarlo è un’indagine condotta dallo studio di pubbliche relazioni Maurizio Rocchelli di Milano, che ha intervistato 45 professionisti dell’enologia, tra giornalisti e blogger specializzati nel settore. Secondo il 64% del campione, l’attenzione è aumentata rispetto a un quinquennio fa perché oggi il vino sa collegarsi a temi molteplici e di crescente attualità: dalla cultura, alla salute, dalla sensibilità sociale e ambientale fino al tempo libero. Non è più considerato soltanto un prodotto tradizionale, territoriale e artigianale come accadeva in passato.
Secondo il 9% degli intervistati l’interesse per il vino risulta invece minore (e semplicemente “diverso” a detta del 24%). Il calo di popolarità sarebbe legato all’eccessiva “moda” ed enfasi che gli gravitano attorno: il pubblico è confuso da un numero decisamente elevato di stimoli e proposte e non sa scegliere perché non trova continuità né coerenza.
Dall’analisi emerge come nel complesso le modalità e i contenuti delle relazioni tra produttori vinicoli e giornalisti siano mediamente buone, anche se migliorabili sotto molti aspetti. In particolare, le Cantine dovrebbero proporsi in maniera più creativa, andando oltre i luoghi comuni e cercando di valorizzare il prodotto vino e i suoi valori di credibilità e unicità.