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Nelle terre di Romagna spazio alle sottozone del Sangiovese

Nelle terre di Romagna spazio alle sottozone del Sangiovese

Una denominazione ampia che vede nei Sangiovese sottozona e nell’unica Docg, l’Albana, le sue punte di eccellenza. Il senso di ospitalità locale asseconda l’enoturismo e la metà dei soci del Consorzio è certificata bio.

Romagna

Definire i confini fisici o amministrativi della Romagna non è così immediato, mentre lo è riconoscerla nei comportamenti degli abitanti, in quell’orgoglio romagnolo di rivendicare una propria identità, rappresentata dalla laboriosità, figlia della civiltà contadina descritta da Giovanni Pascoli nelle sue poesie. Senso di appartenenza, attiva operosità e capacità di sdrammatizzare con una battuta o un sorriso dimostrati anche nel 2023, a fronte di un’alluvione devastante che ha colpito al cuore la regione. Un tempo si diceva che capivi quando si arrivava in Romagna dal fatto che, quando chiedevi da bere, ti veniva offerto vino e non acqua. Esiste un umanesimo nel vino che andrebbe sempre preso in considerazione prima di addentrarci in analisi e cifre.

Le modifiche del disciplinare

La Romagna del vino si estende a sud e a nord della via Emilia e a nord dell’Appennino tosco-romagolo su 27 mila ettari vitati, suddivisi tra le province di Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna e Rimini. Il parco vigne più vecchio è nel Riminese, seguito dall’areale di Forlì-Cesena. Nel 2022, anno del sessantesimo dalla nascita del Consorzio Vini di Romagna, sono state fatte importanti modifiche al disciplinare, seguite a quelle già apportate nel 2011, con l’inserimento delle prime 12 sottozone; e nel 2019 con l’ampliamento agli spumanti bianco e rosato, accolti nel marchio collettivo Novebolle.
Nel 2022 si aggiungono altre quattro sottozone, riferite all’Imolese e al Riminese, per arrivare al totale di 16. Non solo: si introducono nuove tipologie di vino, Romagna Bianco e Rosato, sia fermo sia frizzante, Romagna Rosso e in alcune sottozone (Brisighella, Oriolo, Modigliana, Castrocaro e Longiano) si includono anche i bianchi. All’interno della sottozona Oriolo si aggiunge anche il Centesimino e nella sottozona Mercato Saraceno il Famoso.

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