Per ISBN (International Standard Book Number) si intende un codice di 13 cifre che consente di identificare a livello internazionale e in modo univoco tutti i libri pubblicati e immessi nei canali della grande distribuzione. Seguendo la stessa logica, l’indice internazionale Liv-ex ha ideato LWIN (Liv-ex Wine Identification Number); un linguaggio universale applicato ai singoli vini al fine di identificarli in modo accurato e coerente all’interno del mercato globale nell’era digitale.
Per apprfondimenti: The drinks business, Wine-Searcher e Wine Industry Advisor
Come evidenzia The drinks business, l’analogia con il sistema ISBN impiegato nel settore dell’editoria è immediata; così come ogni libro ha il suo ISBN univoco, ciascun vino potrebbe avere il suo LWIN. Questo sistema è oggi in pieno sviluppo e presto potrebbe consentire uno scambio di informazioni sul vino rapido, efficiente e privo di errori. L’obiettivo finale è quello di snellire – per quanto possibile – i vari passaggi di cui è composto il commercio del vino.
Un aiuto a navigare nel mare della burocrazia
«In sintesi, [il codice LWIN] aiuta a navigare nella burocrazia», spiega Nick Palmer, responsabile del prodotto per Liv-ex. Che continua: «Si tratta di uno strumento utile per la chiarezza e la rimozione di qualsiasi ambiguità (…) in modo da evitare costosi e imbarazzanti errori». L’impiego di tali codici evita l’inserimento manuale di dati e facilita uno scambio veloce e preciso tra le aziende coinvolte nella filiera. Al consumatore finale verrà infine consegnato il vino giusto in modo veloce e sicuro.
Come funziona una ricerca tramite LWIN
Gli LWIN esistono da più di dieci anni – sono stati sviluppati a partire dal 2011 – ma nell’ultimo periodo, in particolare dopo la pandemia e le conseguenti problematiche che hanno coinvolto la logistica, sono diventati un sistema molto importante per il business del vino. Afferma ancora una volta Palmer: «LWIN è alla base di tutto Liv-ex: dal commercio alle spedizioni, fino all’archiviazione dei dati e alla ricerca». Esiste, infatti, più di un tipo di codice LWIN da cui è possibile ricavare il colore di un vino, ma anche l’annata, il formato della bottiglia o la confezione in cui è inserita. Liv-ex fa l’esempio di Château Léoville Barton:
LWIN-7: Léoville Barton: 1012361
LWIN-11: Léoville Barton 2009: 10123612009
LWIN-16: Léoville Barton 2009, 75 cl: 1012361200900750
LWIN-18: Léoville Barton 2009, 12×75 cl: 101236120091200750
Anche Wine-Searcher adotta il sistema
A oggi sono più di 125.000, tra vini e liquori, i prodotti a cui è stato assegnato un proprio codice numerico LWIN. Si tratta di un’evoluzione facilitata grazie al fatto che il sistema sia open source: chiunque può usarlo in modo gratuito. Anche il motore di ricerca per il vino Wine-Searcher ha recentemente adottato i codici LWIN incorporandoli nel suo database di prodotti, rendendo così ancora più facile e preciso l’inserimento e quindi anche la ricerca delle bottiglie. Si prevede che tramite questa aggiunta gli utenti del sito (commercianti e acquirenti) potranno godere di un’esperienza di navigazione più semplice e veloce.
«Siamo lieti di incorporare i codici LWIN di Liv-ex nel nostro database, in modo da agevolare la vasta gamma di utenti del settore nella scoperta del vino», ha dichiarato David Allen MW, wine director di Wine-Searcher (Wine Industry Advisor).
Foto di apertura: © B. Turner-Unsplash