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Il compleanno del Gruppo Meregalli. 160 anni di storia nel vino

29 Novembre 2016 Anita Franzon
È raro incontrare una famiglia che da 5 generazioni fa parte della storia nel mondo del vino e riscontrare la vera e sana emozione negli occhi di chi non dichiara di essere orgoglioso degli obiettivi raggiunti, ma dei nuovi progetti da mettere ancora in atto. Giuseppe Meregalli e il figlio Marcello, insieme a tutta la famiglia e ai collaboratori, hanno festeggiato il 25 novembre i 160 anni del Gruppo che distribuisce in Italia le eccellenze del vino mondiale. «L'inclinazione naturale verso le cose buone e belle e l'amore per il nostro lavoro è quello che ci caratterizza», racconta Marcello Meregalli, che continua: «sono entrato in azienda quando ancora portavo i calzoni corti, qui sono cresciuto e oggi porto avanti questa avventura con la stessa caparbietà e lo stesso coraggio che negli anni hanno dimostrato di possedere mio padre, mio nonno e tutti i miei avi».

Il Gruppo Meregalli nella storia

Nel 1856 una prima osteria con mescita sorgeva alle porte di Monza grazie al capostipite Giovanni Meregalli. Fu il figlio Giuseppe, nel 1887, a trasformare l'attività in una fiaschetteria, dove venne avviata la prima vendita all'ingrosso. Ma è nel 1932, grazie a Isidoro Meregalli, che l’azienda crebbe e compì il salto di qualità a cui era destinata: «In quell’anno mio nonno Isidoro raccolse il testimone da Giuseppe e operò una seconda importante svolta introducendo i primi vini di qualità e i primi liquori» racconta Marcello Meregalli.

Il Museo Vinarte

Nel corso del Novecento il listino diventa sempre più ricco: da un lato i vini in tutte le tipologie e provenienze, dall’altro l’aristocrazia dei vini liquorosi e dei distillati di tutto il mondo, fino a raggiungere oltre mille specialità in esclusiva. Il quartier generale del Gruppo Meregalli sorge sulle vecchie fondamenta del Convento della Monaca di Monza, la religiosa di manzoniana memoria, la cui storia permea le pietre e veglia sulle pregiate bottiglie conservate nelle cantine Meregalli, oggi anche Museo Vinarte.

M160. Il libro nato per celebrare, il vino, l’arte e le persone

160 sono gli anni, le copie a tiratura limitata e le pagine della vita sintetizzate in una prestigiosa pubblicazione che raccoglie le testimonianze delle persone che hanno fatto la storia del Gruppo. Il Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, a quasi 50 anni dalla commercializzazione della prima annata, racconta le vicende che hanno portato il Sassicaia a diventare un mito che dal 1985 in Italia è distribuito in esclusiva da Meregalli. Anche due tra gli uomini più importanti di Bordeaux, come Andrè Lurton e il Barone Eric Alain Robert David de Rothschild raccontano il rapporto con la famiglia. E ancora, sfogliando le pagine del ricco volume, si incontrano altri nomi di rilievo: Nino Franco, Argiolas, Poli, Maison Bollinger, Vistorta e Speri, ma anche grandi clienti storici tra enoteche e ristoranti.

Il leone di Meregalli, opera d'arte divisa in 160 copertine

Ogni copia del libro ha come copertina una parte di un dipinto di oltre 15 metri quadrati creato dall’artista Filippo Bragatt. L'opera rappresenta un leone, simbolo di forza e marchio della famiglia Meregalli, realizzato con la tecnica pittorica del dripping, ovvero facendo colare il colore senza toccare mai la tela, sullo stile dell'artista americano Jackson Pollock. La tela, poi sezionata in 160 parti, è stata realizzata con smalto e vino, usato per diluire il colore e dare una forte impronta simbolica al dipinto. «Il procedimento finale di dividere ciascuna copertina, ovvero ciascun pezzo del disegno, rappresenta “una distruzione creatrice”», spiega l'artista.

I progetti per il futuro

«Come un leone, non siamo mai fermi» afferma Marcello Meregalli, che annuncia nuovi obiettivi per il futuro. L'ultimo capitolo finora scritto riguarda l'azienda vitivinicola Fertuna in Maremma, a Gavorrano, dal 2009 interamente di proprietà della famiglia Meregalli: nuovo investimento per il presente e per il futuro di 150 ettari, di cui 50 vitati e 600.000 bottiglie. Ma questi primi 160 anni non sono altro che un inizio, perché in futuro si dovrebbero riunire tutte le copertine per ricreare una nuova opera d'arte e festeggiare altri 160 anni di storia. “Meregallicentosessanta.Punto”, è il titolo esteso del volume presentato. Il punto, in questo caso, non indica la fine, ma una sempre nuova avventura.

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