Districarsi nel complicato universo dell’ampelografia, identificando correttamente le differenti varietà di uve per la produzione di vino, è impresa ardua anche per i ricercatori. Ad aiutare gli studiosi, e più in generale gli operatori del settore enologico così come i semplici appassionati, c’è oggi VitisDB, ovvero il primo database italiano disponibile in rete che descrive oltre 2.300 vitigni.
REALIZZATO DALL’UNIVERSITÀ DI PISA CON IL SOSTEGNO DI COLLEMASSARI - Il sito (www.vitisdb.it), in edizione bilingue italiano e inglese, è stato realizzato dall’Università di Pisa con il contributo finanziario dal gruppo toscano ColleMassari, di proprietà dei fratelli Maria Iris e Claudio Tipa, e la collaborazione di numerosi enti nazionali di ricerca.
CONSERVARE E PROMUOVERE LA BIODIVERSITÀ VEGETALE- Il progetto, partito nel 2007, arriva oggi al suo compimento. «Abbiamo aderito con grande soddisfazione a questa importante iniziativa», spiega Claudio Tipa, «e siamo convinti che VitisDB costituisca un validissimo strumento per studiare e classificare le varietà vinicole italiane e internazionali, aiutandoci a recuperare e preservare in particolare le tipologie autoctone che oggi sono sempre meno prodotte. Tra gli scopi del database c’è infatti quello di favorire le attività di conservazione della cosiddetta biodiversità vegetale». UNA RICERCA RAPIDA E OGGETIVA - Grazie a un sistema di ricerca rapido e pratico caratterizzato da alcuni parametri tecnici (per profilo ampelografico, ampelometrico e microsatellitare), VitisDB individua in maniera oggettiva e univoca le varietà di vite e i loro genotipi. «Questo ci permette di risolvere i numerosi casi di omonimia e sinonimia, venendo incontro alle sempre maggiori necessità di controllo sulla produzione di qualità e sulla protezione delle nuove selezioni», precisa Tipa.
TUTTE LE INFORMAZIONI - Di ogni vitigno sono segnalate, oltre alle caratteristiche ampelografiche: la letteratura, ovvero l’insieme delle pubblicazioni che trattano l’argomento, una serie di informazioni sul sito di origine, la diffusione, le caratteristiche di vinificazione, i vini prodotti, il pedigree, ovvero le parentele con altre tipologie, nonché gli eventuali profili antocianici per le varietà a bacca nera.