Business

Business

L’accordo tra Tua Rita e Poggio Argentiera

21 Giugno 2016 Emanuele Pellucci
È stato un magnifico vigneto dello Scansanese a far sì che due importanti realtà toscane come Tua Rita e Poggio Argentiera si incontrassero. Le due aziende - la prima radicata in Val di Cornia e la seconda nella Maremma livornese - hanno deciso di prendersi a braccetto, alla conquista di nuove opportunità produttive e commerciali. Il vigneto è composto di più parcelle contigue per complessivi 12 ettari e mezzo. Si trova in località Baccinello, su una dorsale collinare esposta a sud-sudovest a circa 350-400 metri s.l.m. su terreni argillosi ricchi di ciottoli bianchi. L’area fa parte del territorio di produzione del Morellino di Scansano Docg. Ed è qui che Poggio Argentiera produce il suo vino più noto: il Capatosta.

L'accordo per ampliare e diversificare la produzione

Stefano Frascolla è il genero di Rita Tua, dinamica fondatrice dell’azienda Tua Rita di Suvereto con il marito Virgilio Bisti nel 1984. Ci spiega Frascolla: «La posizione di queste vigne ha avuto un peso decisivo nel nostro progetto di portare avanti l’accordo con l’azienda di Giampaolo Paglia». L'accordo fra Tua Rita e Poggio Argentiera si basa su un contratto di affitto a lungo termine (scadenza nel 2039) dei vigneti, della cantina e del marchio Poggio Argentiera. «Il nostro obiettivo era di investire in un’altra zona della Toscana per ampliare e diversificare la produzione», spiega Frascolla, che conduce Tua Rita assieme alla moglie Simena, figlia di Virgilio (scomparso nel 2010) e Rita. «Dopo attenta ricerca, la nostra scelta è caduta su Poggio Argentiera, che oltre agli impianti vitati di Baccinello possiede 11 ettari e mezzo di vigna attorno al centro aziendale di Alberese».

Gli altri vini di Poggio Argentiera

Oltre a Capatosta, la cantina produce un secondo Morellino di Scansano Docg, Bella Marsilia, l’Igt Toscana Maremmante e il bianco Bucce, da uve Fiano. In tutto circa 160 mila bottiglie all’anno. Da parte sua, l’azienda Tua Rita possiede 37 ettari di vigneti. La produzione annua oscilla intorno alle 250-280 mila bottiglie, l'export ammonta al 92% e raggiunge 55 Paesi. L'azienda è conosciuta nel mondo grazie a due etichette prestigiose come Redigaffi (Merlot in purezza) e Giusto di Notri (Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc). Oltre a questi vini, la gamma comprende altri interessanti prodotti, come Syrah, Perlato del Bosco (bianco e rosso), Rosso di Notri e Lodano. «Uno dei prossimi obiettivi dell’accordo», ci spiega Paolo Fillini, amministratore di Poggio Argentiera, «è rivolto alla produzione di nuovi vini utilizzando sia il Sangiovese, ma anche Cabernet Franc, Syrah e Grenache».

Tua Rita e Poggio Argentiera

Un’idea sui futuri vini targati Poggio Argentiera, prodotti grazie alla “cura” del team tecnico di Tua Rita (i giovani enologi Alberto Biagini e Michele Ciliberti, e con la consulenza di Luca D’Attoma), la si è avuta nei giorni scorsi in occasione di una degustazione nel ristorante-enoteca Wino nella cittadina balneare di San Vincenzo (di proprietà del Gruppo Tua Rita). I campioni da botte di Sangiovese, Cabernet Franc, Syrah e Grenache sono stati infatti offerti in degustazione a un gruppo di giornalisti per valutare quali potrebbero essere i migliori blend. Secondo i responsabili delle due aziende, la scelta del primo vino dovrebbe cadere sul "matrimonio" Syrah (80%) e Grenache (20%). In ogni caso, stando all’assaggio di questi campioni (eccellente a nostro avviso proprio il Syrah 2015) il risultato positivo è comunque assicurato quale che sia l’eventuale diversa scelta.   In foto: da sinistra, Alberto Biagini, Simena Bisti, Stefano Frascolla e Paolo Fillini

Business

Il vino che sarà: in enoteca etichette regionali, Piwi e NoLo alcol

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

I vini e i ristoranti di alta gamma insieme valgono 58 miliardi di euro

A Vinitaly è stato presentato il primo Altagamma-Bain Fine Wines and Restaurants […]

Leggi tutto

Feudi di San Gregorio: nuovo progetto vinicolo nel Parco archeologico di Pompei

Sarà un’azienda a conduzione interamente biologica, con una vigna “archeologica” che nel […]

Leggi tutto

L’evoluzione di Farina Wines in 3 etichette: Alessandro, Famiglia Farina e Mezzadro alla Fontana

La storica azienda della Valpolicella Classica presenta la sua nuova era con […]

Leggi tutto

Monografia impatto: ultima, ma non per importanza, la sostenibilità sociale

Messa in ombra dagli aspetti economici e ambientali a cui, però, è […]

Leggi tutto

Debutta il nuovo progetto veronese di Marilisa Allegrini, anzi due

L’imprenditrice dà un’accelerata al suo percorso personale, dopo l’uscita dal gruppo di […]

Leggi tutto

Vinitaly, i numeri e le attese dell’edizione 2025

Quattromila espositori e operatori in arrivo da 140 Paesi, con 1.200 top […]

Leggi tutto

Il vino che sarà: premium, low alcol e private label in Gdo per Pietro Rocchelli

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Chianti Lovers & Rosso Morellino, avanti tutta nel 2025

Nonostante le sfide del mercato, entrambi i Consorzi si preparano ad affrontare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati