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Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024, la parola ai presidenti dei Consorzi

28 Febbraio 2024 Emanuele Pellucci
Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024, la parola ai presidenti dei Consorzi

Il 18 febbraio la Fortezza da Basso di Firenze ha ospitato 80 aziende del Chianti e 21 del Morellino di Scansano per l’annuale anteprima. È stata l’occasione per incontrare i vertici consortili e fare il punto su vendite, risultati e prossimi obiettivi.

L’appuntamento con l’anteprima del Chianti e del Morellino di Scansano, il 18 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze, ha richiamato anche quest’anno un gran numero di giornalisti, operatori e appassionati. Un abbinamento, quello tra i due rossi toscani, frutto di un accordo tra i due Consorzi di tutela per un progetto comune e duraturo al fine di valorizzare entrambe le produzioni. Nata nel 2020, Chianti Lovers & Rosso Morellino si è rivelata un palcoscenico importante per presentare sia le ultime annate che alcune tra le più recenti.

In assaggio 145 Chianti e 37 Morellino di Scansano

All’edizione 2024 erano presenti 80 Cantine delle diverse province dove dal 1932 si produce Chianti, per la maggior parte suddivise tra le sette sottozone (Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli e Rufina) e 21 aziende in rappresentanza del Morellino di Scansano. In degustazione 145 vini Chianti, da quelli dell’ultima vendemmia fino alle Riserve 2021, e 37 Morellino di Scansano 2023 e Riserva 2021. Come per le altre anteprime, anche in questo caso i giornalisti accreditati avevano a disposizione una sala riservata per le degustazioni ai tavoli con servizio dei sommelier Ais Toscana oltre al grande salone dove erano presenti i banchi d’assaggio.

La riduzione delle rese nel Chianti

Tra un tasting e l’altro abbiamo avuto modo di chiacchierare con i vertici dei due Consorzi di Tutela. Con Giovanni Busi, storico presidente del Consorzio del Chianti, ma anche proprietario dell’azienda Villa Travignoli nell’area del Chianti Rufina, il ragionamento si è concentrato sul cambio di disciplinare voluto qualche anno fa per portare le rese a un massimo di 110 quintali per ettaro così da dare maggiore redditività alle aziende mantenendo gli stessi costi di gestione. «A parte il fatto che molte aziende non arrivano a produrre quel limite massimo, vuoi per i terreni difficili dove ospitano le vigne e vuoi per altri motivi, qualche beneficio questo provvedimento lo ha portato», ha spiegato il presidente Busi. «I vantaggi sono sia per chi vende il vino sfuso, oggi intorno ai 160-170 euro al quintale, sia per chi vende il vino confezionato».

In calo sia le vendite che i volumi

Piuttosto, va sottolineato come nel corso del 2023 si sia avuta una flessione nelle vendite del 13-14% a causa della riduzione di spesa dei consumatori, tanto in Italia quanto all’estero, anche per gli alti costi delle materie prime in Europa e dell’innalzamento dei tassi di interesse in un breve lasso di tempo. «Quanto all’ultima vendemmia, il calo è stato addirittura del -38%, cioè 510 mila ettolitri rispetto agli 830-840 mila degli anni standard. La Gdo fa la parte del leone con circa 100 milioni di bottiglie, ma non possiamo ignorare la crisi economica delle persone, come dimostra anche il calo del -20% delle acque minerali. L’export, infine, si attesta intorno al 65-70% del totale», conclude il presidente Busi.

La fiducia e il lavoro riposizionamento del Morellino

Annata difficile con conseguente riduzione della produzione (-11%) e calo dei consumi anche nell’area del Morellino di Scansano. «La pandemia e la guerra in Ucraina hanno contribuito a limitare le spese», argomenta il presidente del Consorzio Bernardo Guicciardini Calamai. «E tuttavia siamo fiduciosi per il futuro perché il turismo in Maremma è previsto in crescita. Dobbiamo comunque concentrare gli sforzi sull’estero, anche sui mercati meno competitivi, cercando consumatori su mercati meno inflazionati». Sul piano commerciale è in atto un riposizionamento del Morellino sia nel canale Horeca che nella Gdo medio-alta, mentre il prezzo dello sfuso si è assestato intorno al 250-280 euro al quintale, ma con punte che lo scorso anno hanno toccato i 350 euro. «La produzione dell’ultima annata è stata pari a circa 8 milioni e mezzo di bottiglie su un potenziale di 10 milioni».

Foto di apertura: all’edizione 2024 di Chianti Lovers & Rosso Morellino erano presenti 80 Cantine del Chianti e 21 del Morellino

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